Moving movies

La grande danza sul grande schermo per Boundary-less
di Redazione VeNews

Nel suo percorso di dialogo continuo fra le arti, la Biennale presenta lunedì 25 luglio una giornata no stop di film dedicati ad alcuni dei coreografi di Biennale Danza.

Dance film screenings. A day of films featuring our festival artists è il titolo di un ciclo di proiezioni video-cinematografiche che si svolgerà in una giornata non stop lunedì 25 luglio, nell’ambito del 16. Festival Internazionale di Danza Contemporanea della Biennale di Venezia. Dalle 11 alle 23.30 il Teatro Piccolo Arsenale ospiterà una selezione di 13 film di e con i coreografi protagonisti della Biennale Danza: Blanca Li, Eric Gauthier, Diego Tortelli, Humanhood, Marrugeku, Saburo Teshigawara, Kyle Abraham, il direttore Wayne McGregor.Si comincia con Eric Gauthier, direttore della Gauthier Dance/Dance Company TheaterHaus Stuttgart. Saranno proiettati l’episodio pilota della serie documentaria Dance Around the World – Tel Aviv, che vede Eric Gauthier nei panni d’intervistatore di coreografi protagonisti della scena internazionale, e The Dying Swans Project, un progetto sviluppato durante il lockdown che ha coinvolto 64 artisti tra danza, musica e cinema. Sul Leone d’oro del Festival, il documentario con la regia di Francesca Pedroni paesaggio musica danza Saburo Teshigawara/Francesco Tristano, testimonianza dell’incontro tra Saburo Teshigawara e la danzatrice Rihoko Sato con il pianista Francesco Tristano. Due sono i titoli che vedono protagonista Diego Tortelli: Hole in Space (2021), dall’omonimo spettacolo ispirato al “buco nello spazio” tra New York e Los Angeles creato via satellite dagli artisti Kit Galloway e Sherrie Rabinowitz nel 1980, e ID-Body, un lavoro che guarda al corpo come macchina in una sorta di Tetris umano. Toccherà poi a Blanca Li con Elektro Mathematrix, film tratto dallo spettacolo ElektroKif, un musical urbano che racconta le avventure di un gruppo di studenti liceali appassionati di electro dance. Poi è la volta di Burning Daylight, il progetto diretto da Warwick Thornton e scritto in collaborazione con Rachael Swain della compagnia australiana Marrugeku che riprende una performance a tarda notte, fuori da un pub, per raccontare l’attrito, l’umorismo e la collisione culturale di Broome, città considerata il Bronx australiano. Wayne McGregor è protagonista del film documentario Imagine…Wayne McGregor: Dancing on the Edge di Alan Yentob; alla proiezione seguirà una conversazione tra il coreografo, Direttore della Biennale Danza, e il presentatore della BBC.Conclude la rassegna il film di un maestro dei nostri giorni dallo stile inconfondibile: Happy Together di Wong Kar-wai, delicatissimo e malinconico poeta dei sentimenti, che qui muove la sua macchina da presa al ritmo di un tango, “coreografando” per immagini, silenzi, sguardi, suoni, luci, dettagli una storia d’amore tanto impervia quanto desiderata di una coppia gay, tra Hong Hong e Buenos Aires. 

McGregor presenta la sua Biennale Danza senza limiti