L’Edipo Re, la barca di Pier Paolo Pasolini, che per la Mostra del Cinema si trasforma in Isola Edipo per la Mostra del Cinema, diventa un’opera d’arte con l’intervento di Emilio Isgrò che ne decora la vela con le celebri cancellature.
Chi frequenta regolarmente la Mostra del Cinema sa che, se proprio si vuole trovare una lacuna, un effettivo vuoto nel più glorioso festival del cinema del mondo, al Lido, in quei dieci giorni, è da sempre storicamente faticoso trovare un luogo di incontro dinamico, contemporaneo, che sappia incrociare e far dialogare gli elementi fondamentali del saper vivere un festival on air, ossia i protagonisti, attori e registi, i cinefili, il pubblico generalista, il buon cibo, la buona musica in una dimensione insieme semplice, elegante, aperta.
In una parola, che va molto oggi di moda sin troppo, smart. Ebbene, da qualche anno questo spazio, l’unico davvero con tutti questi ingredienti, finalmente c’è ed ha un suo suggestivo nome: Isola di Edipo. Perché questo titolo? Perché il tutto nasce dal recupero e riutilizzo di una storica barca a vela a bordo della quale il pittore friulano Zigaina e il più grande intellettuale italiano del dopoguerra, Pier Paolo Pasolini, anch’esso come è noto friulano, tra gli anni ‘50 e ‘60 amavano solcare le acque vicine accompagnati da altri protagonisti della cultura e delle arti italiane e non.
Barca che da più di qualche anno ora solca le acque della laguna per itinerari suggestivi e fuori da ogni trita logica meramente turistica e che a settembre approda in riva Corinto al Lido, dove attorno ad essa si è andata a creare questa isola di vita vera. Una felice visione di dialogo e interazione tra i diversi linguaggi espressivi, che quest’anno gli inventori e i responsabili di questa isola e di questa imbarcazione, vale a dire Sybille Righetti ed Enrico Vianello, coadiuvati nella direzione artistica da Silvia Jop, in collaborazione con Venice Venice Hotel, nuova struttura alberghiera in pieno Canal Grande fondata da Alessandro e Francesca Gallo, hanno voluto suggellare coinvolgendo uno dei più grandi artisti contemporanei italiani, Emilio Isgrò, chiedendogli di trasformare la vela di questa suggestiva imbarcazione in un’opera d’arte contemporanea. Detto, fatto. L’artista, noto per le sue celebri “cancellature”, si cimenta anche qui nella cancellazione di parole dell’omonimo testo pasoliniano, Edipo Re per l’appunto, costruendo uno degli omaggi più riusciti, congrui, vitali in occasione del centenario della nascita di questo intellettuale irripetibile che di vitalità, seppur disperata, non era mai sazio. Un’idea semplice e al contempo di alta cifra poetica che dona alla Mostra del Cinema un altro segno di quel contemporaneo che ama definirsi nel cuore vivo della società, della città.
Emilio Isgrò – Una vela per Pasolini
31 agosto-11 settembre
Isola Edipo, Riva di Corinto, Lido