Debutta quest’anno il Premio Arteven Pierluca Donin, nato per sostenere e promuovere le compagnie professionali venete all’interno del Circuito Multidisciplinare Regionale. Alla prima edizione hanno preso parte nove formazioni, ciascuna con un proprio spettacolo di tradizione o contemporaneo, proposto nei teatri Arteven durante la stagione 2024-25.
A definire la rosa dei finalisti è stato il pubblico, chiamato a esprimere il proprio voto a fine spettacolo. Le tre compagnie selezionate – Te atro Bresci, Stivalaccio Teatro e Theama Teatro – si confronteranno ora in tre serate aperte al pubblico, dal 19 al 21 maggio, al Teatro del Parco di Mestre davanti a una giuria composta da Antonio Stefani (presidente), Cesare Galla (segretario), Caterina Barone, Francesco Bettin, Giambattista Marchetto e Stefania Vitulli. Il Premio è dedicato alla memoria di Pierluca Donin, scomparso nel 2023, il quale ha dedicato una vita intera alla diffusione dello spettacolo dal vivo, contribuendo in modo decisivo alla crescita culturale della regione. Attore, autore, regista e infaticabile organizzatore, Donin ha costruito dal 1991 quella che è diventata una delle realtà più solide e riconosciute della scena teatrale nazionale: Arteven, oggi rete di circa cento teatri e enti associati. Dal 2019 era anche presidente di A.R.T.I., associazione nazionale delle reti teatrali regionali, nonché docente universitario a Ca’ Foscari.
Un riconoscimento che intende raccoglierne l’eredità nel segno della continuità e dell’impegno verso il futuro, premiando la qualità, la presenza sul territorio e la capacità di dialogo con il pubblico. Come ricordava lui stesso in un intervento del 2022, «Il teatro è l’ultimo luogo rimasto dove condividere emozioni collettive in maniera artigiana le per il pubblico e artistica per chi sale sul palco». Un’idea precisa di funzione culturale e sociale dell’arte teatrale, che oggi trova una nuova forma in questo premio.
La tre giorni si apre il 19 maggio con Il sequestro. Gli 831 giorni di Carlo Celadon di Teatro Bresci, drammaturgia di Marco Gnaccolini e regia di Anna Tringali, con videoproiezioni di Luca Antonello. Al centro la vicenda reale di Carlo Celadon, rapito a diciott’anni dalla ‘ndrangheta nel 1988: il più lungo sequestro di persona nella storia d’Italia.
Il 20 maggio sarà la volta di Theama Teatro con La scuola dei mariti e delle mogli, adattamento di Piergiorgio Piccoli dai classici di Molière, interpretato da un ampio cast guidato da Paolo Rozzi e Anna Farinello. Una commedia dal ritmo serrato che riflette, in chiave ironica, sulle dinamiche di genere e sulle convenzioni sociali.
Chiude la mini rassegna, il 21 maggio, Buffoni all’Inferno di Stivalaccio Teatro, soggetto e regia di Marco Zoppello. Tre comici si ritrovano sulle rive dello Stige dopo una peste fulminante: Belzebù offre loro un patto e la commedia prende il via in un gioco infernale tra comicità e dannazione.
Il vincitore sarà proclamato nella Serata di Gala del 23 maggio al Teatro Toniolo alla presenza di ospiti del mondo dello spettacolo e della cultura. In quell’occasione la giuria conferirà anche un riconoscimento speciale a una figura di spicco del teatro nazionale.
Teatro Bresci porta in scena la vicenda di Carlo Celadon, figlio diciottenne di un imprenditore di Arzignano (Vicenza), rapito ...
Ispirato a La scuola dei mariti e La scuola delle mogli di Molière, lo spettacolo prodotto da Theama Teatro ...
Stivalaccio Teatro presenta un’originale discesa agli inferi tra lazzi, paure e risate. Sulle rive dello Stige, affollate da ...