Un respiro altro

Tra poesia e dj-set l'after party della Biennale Teatro all'Arsenale
di Redazione VeNews

Un appuntamento “al calar della sera” per riscoprire le parole di Alda Merini attraverso le voci di grandi interpreti al femminile: da Asia Argento (serata d’apertura) a Sonia Bergamasco (serata conclusiva) passando per le giovani attrici guidate da Galatea Ranzi e selezionate con l’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica “Silvio D’Amico”. Sul paesaggio sonoro di Demetrio Castellucci, Late Hour Scratching Night è l’after party della Biennale Teatro.

Si sono interrogati e confrontati i direttori Ricci e Forte sul momento attuale e sul senso di fare teatro in un contemporaneo come quello che stiamo vivendo, dopo due asfissianti anni di pandemia e, ora, con bombe e missili a distruggere case come le nostre, vite come le nostre, a qualche manciata di chilometri da qui. Mentre sugli schermi rimbalzano immagini apocalittiche da cui riecheggia la barbarie e la sconfitta dell’umanità, si può parlare di Teatro e del suo ruolo morale senza cadere in contraddizione, senza restare ancorati nella propria disumanizzazione spacciata per comfort zone? La risposta viene da chi la comfort zone non l’ha mai conosciuta: Alda Merini, che con i suoi testi di poetica quotidianità è al centro del nuovo progetto Late Hour Scratching Poetry. «Un respiro altro, un appuntamento rinnovato ogni giorno al calar della sera, per ascoltare, scendere a patti con lo sguardo, congelare la visione oggettiva e, dietro le palpebre, lasciarsi andare ai bagliori che la poesia di Alda Merini riverbera dentro i nostri flussi arteriosi, ristrutturando le nostre esperienze individuali; un eco-doppler che smaschera la nostra innocenza archiviata», scrivono ricci/forte.

Un appuntamento quotidiano, a partire dalle 22.30 negli spazi esterni dell’Arsenale, per riscoprire le parole di Alda Merini attraverso la mise en lecture di alcune delle sue opere di prosa più famose, a partire da La pazza della porta accanto. Apre il viaggio nella parola universale la madrina d’apertura Asia Argento, mentre la chiusura è affidata a Sonia Bergamasco, nel mezzo tante giovani interpreti guidate da Galatea Ranzi e selezionate dall’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica “Silvio
D’Amico”. Ricci e Forte costruiscono una “città notturna” al femminile, dove tra interpreti e autrici, alberga la presenza di Demetrio Castellucci, che con sua la sensibilità sonora «traccia un sentiero di evocazioni musicali che sospenderanno il tempo della parola […] per poi lanciarsi in picchiata, una volta emesso l’ultimo fonema poetico fluorescente, verso una piattaforma dj-set, un banchetto dantesco che trasformi l’attonimento in convivio per recuperare quella dimensione dello stare insieme glorificando il nostro, reale, quotidiano. Lasciando che il femminile e maschile sfumino i con- torni verso una parola-gender multiforme che tratteggi la volontà di pace, libertà e rispetto delle differenze altrui, patrimonio mai conquistato».

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