Confermato direttore artistico della Biennale Danza per il biennio 2025/26, Wayne McGregor ha annunciato i Leoni della 19. edizione del Festival Internazionale di Danza Contemporanea: Twyla Tharp e Carolina Bianchi.
Il Leone d’Oro alla carriera va a Twyla Tharp, leggendaria coreografa americana che ha rivoluzionato la danza attraversando epoche e stili, mentre il Leone d’Argento viene assegnato alla performer e regista brasiliana Carolina Bianchi, protagonista della scena sperimentale sudamericana e voce radicale della performance art.
Twyla Tharp, figura centrale della danza mondiale, ha plasmato un linguaggio coreografico che intreccia rigore tecnico e audacia creativa. Cresciuta alla scuola di Martha Graham e Merce Cunningham, e influenzata dalla formazione di Paul Taylor, la Tharp ha fondato la sua compagnia nel 1965, rivoluzionando generi come il tip tap, la danza jazz, il postmodern e il neoclassico. Il suo lavoro ha trovato spazio non solo nei templi della danza, con coreografie interpretate da compagnie come l’American Ballet Theater e il New York City Ballet, ma anche nel cinema (Hair di Milos Forman), nel musical (Singin’ in the Rain), e nella cultura pop con collaborazioni iconiche (Frank Sinatra, Billy Joel, Philip Glass).
Scrive Wayne McGregor nella motivazione: «Twyla Tharp è a dir poco un fenomeno. I suoi contributi rivoluzionari all’ecologia della danza mondiale non hanno eguali, grazie a un lavoro che combina rigore e gioco, disciplina classica e tecnica del balletto con danza moderna e movimenti naturali, per coreografie radicalmente innovative destinate sia al teatro che al cinema. Twyla Tharp è una delle più importanti coreografe esistenti».
Twyla Tharp inaugurerà il Festival con un dittico in prima europea al Teatro Malibran, il 17 e 18 luglio: Diabelli celebre coreografia del 1998 sulle 33 variazioni beethoveniane, e Slacktide, la nuova creazione su Aguas da Amazonia di Philip Glass, compositore a cui la Tharp è legata da un lungo sodalizio. Inoltre, sarà mentore per i 16 danzatori e 2 coreografi selezionati da Biennale College.
Carolina Bianchi, performer e autrice brasiliana, ha portato al centro della scena il corpo come luogo di indagine politica e sociale. Fondatrice del collettivo Cara de Cavalo, la sua trilogia Cadela Força (Il potere della puttana in portoghese) esplora temi di genere e violenza attraverso un linguaggio performativo dirompente. Il primo capitolo, La sposa e Buonanotte Cenerentola, l’ha consacrata al Festival di Avignone nel 2023, ricevendo consensi unanimi per la sua intensità e radicalità.
Si legge nella motivazione di Wayne McGregor: «Carolina Bianchi […] si addentra negli orrori della violenza sessista, come una discesa nel profondo degli inferi, immergendoci in uno spazio in cui i ricordi si intrecciano e diventano indistinti. Bianchi impiega il proprio corpo come elemento centrale del suo lavoro, radicandosi saldamente nella tradizione della performance femminile e allo stesso tempo mettendola in discussione. Con l’evolversi della sua sensazionale trilogia di opere, Bianchi rimane all’avanguardia della performance più radicale, ricordandoci l’imprescindibile bisogno di voci artistiche nuove così rigorose».
Alla Biennale Danza 2025, Carolina Bianchi presenterà in prima italiana il secondo capitolo della trilogia Cadela Força: The Brotherhood. Un lavoro incentrato sulla mascolinità e lo sguardo maschile, in scena al Teatro alle Tese venerdì 18 e sabato 19 luglio.