Circuito Cinema ripercorre la storia delle migliori interpretazioni al femminile, tra pellicole leggendarie e preziose gemme nascoste.
Il 2 marzo prossimo, nella notte degli Oscar, verranno celebrati e premiati i film del 2024. È indubbiamente la festa del cinema americano ma è anche una panoramica sul cinema mondiale, con la statuetta al miglior film in lingua straniera, tantissime coproduzioni internazionali e una platea di donne e uomini di cinema da tutti i continenti. I film in gara vengono scelti dall’Academy of Motion Picture Arts and Sciences, i criteri sono articolati ma, alla fine della votazione, arrivano le stringate rose dei candidati, quelli in gara nella notte hollywoodiana. L’Academy è nata nel 1927 da un’idea di Louis B. Mayer (capo della famosa e potente Metro Goldwyn Mayer). Lui e i 35 membri dell’Accademia volevano dare vita ad una organizzazione che si occupasse di promuovere l’industria cinematografica in America e nel mondo. Un’idea non troppo bizzarra che ha dato vita, dal 1929 (anno del primo Premio Oscar), ad una delle macchine cinematografiche più forti al mondo, nel bene e nel male. Questa brevissima cronistoria solo per stendere un tappeto rosso alle donne da Oscar, protagoniste della rassegna che Circuito Cinema dedica loro fino al 27 febbraio: una panoramica su alcune attrici premiate con la celebre statuetta in bronzo placcata oro, alta 34 centimetri. Oscar, si sa, forse era il congiunto di una impiegata dell’Accademy (Margaret Herrick) che davanti al piccolo uomo dorato e impettito aveva trovato d’istinto una somiglianza con lo zio, Oscar appunto.
Tra mitologie, aneddoti, anni fulgidi e polemiche, Oscar ha attraversato il Novecento e rimane lì anche nei Duemila: sull’attenti, spada in mano, aria qualunque. Sono 96 le attrici che fino ad oggi l’hanno vinto. La partenza nel 1929 fu evocativa: l’Oscar andò a Janet Gaynor per ben tre film, tra cui Aurora di Friedrich Wilhelm Murnau; siamo in epoca muta e la pellicola è un viatico di splendore. Nel 1934 sulla vetta sale Katharine Hepburn, ad oggi insuperata: l’unica nella categoria attori ad aver vinto 4 volte; dietro di lei, tra le donne c’è Frances McDormand, fra gli uomini Daniel Day-Lewis, con 3 statuette ciascuno. Il volo in questi novant’anni di cinema è tra film indelebili e grandi, altri tiepidi ma con interpretazioni notevoli, altri ancora quasi anonimi. In rassegna ci sono otto titoli tra gennaio e febbraio, una scelta fatta con l’accetta su tante variabili, ma con grandi attrici all’opera tra nomi celebri, alcuni un po’ dimenticati, altri sulla cresta dell’onda. In attesa dei premi 2025, celebriamo Joan Crawford (Oscar 1946), donna spigolosa, algida, bellissima; Julie Christie (Oscar 1966), recitazione calda, viso dolcissimo, grande sensibilità; Katharine Hepburn (Oscar 1969), come detto, detiene il record di statuette e rimane sul grande schermo un’icona di forza, carattere, plasticità, talento; Sally Field (Oscar 1980), sorriso indimenticabile, attrice di lungo corso capace di reinventarsi; Kathy Bates (Oscar 1991), attrice bravissima, grande camaleonte sullo schermo; Nicole Kidman (Oscar 2003), impeccabile, appassionata, sfuggente; Kate Winslet (Oscar 2009), cresciuta lentamente ma inesorabilmente, capace di registri inaspettati; Frances McDormand (Oscar 2018), un fiume in piena, vigorosa, senza freni, sta dietro al mito Hepburn a testa alta.
Per la rassegna “Attrici da Oscar” Circuito Cinema presenta la proiezione del film “Il romanzo di Mildred” (US...