Lontano dagli occhi

Emergency Venezia, il cinema contro l'indifferenza
di Katia Amoroso

Una guerra che non deve farsi normalità rivive sul grande schermo, con i film dei maestri del Novecento.

Prosegue negli spazi di Emergency Venezia alla Giudecca la rassegna La guerra in casa, dopo il ciclo Le donne nella guerra e Dietro l’uniforme. Un viaggio introspettivo che attraversa il nostro stesso Paese, facendo rivivere il dramma dei due conflitti armati che hanno funestato il secolo scorso. «Quando abbiamo programmato la rassegna, agli inizi del 2022 – spiegano dallo staff –, mai avremmo immaginato che sarebbe scoppiata una nuova guerra dentro i confini dell’Europa, una guerra iniziata con l’invasione del Donbass da parte dell’esercito russo e che prosegue in maniera sempre più cruenta e distruttiva. Con la rassegna La guerra in casa, si intende ricordare a tutti noi che il male che abbiamo vissuto con i conflitti armati del ‘900 può ripresentarsi se non teniamo desta la memoria e se non costruiamo le basi per rendere definitivo il rifiuto della guerra come strumento per risolvere i conflitti fra gli Stati. La pace non è una condizione che si raggiunge una volta per sempre. La pace va coltivata». Il 14 dicembre ecco Achtung! Banditi! di Carlo Lizzani (1951): ex partigiano e già stimato sceneggiatore, con questo film Lizzani esordisce nel lungometraggio di finzione, quando il Neorealismo ha già dato alla luce i suoi frutti più maturi e si avvia per lo più verso una rilettura di stampo popolare innestata sui generi della commedia e del melodramma, confezionando una pellicola dall’afflato corale che non si concentra mai troppo a lungo su un unico protagonista, anzi sposta spesso il centro dell’azione e dedica tutto il tempo e lo spazio necessari ai vari personaggi.Tiro al piccione di Giuliano Montaldo (1961), in programma l’11 gennaio, restituisce il ritratto di un giovane fascista che s’arruola nella X MAS della Repubblica di Salò e della sua tormentata presa di coscienza. Opera prima di Montaldo, è il migliore dei rari film italiani sul periodo 1943-45 visto dalla parte dei fascisti repubblichini. Una settimana dopo, il 18 gennaio, spazio ad un classico tra i classici come Tutti a casa di Luigi Comencini (1960), il cui restauro fu proiettato nel 2016 alla 73. Mostra del Cinema di Venezia. L’opera, coproduzione italo-francese della Dino De Laurentiis Cinematografica con la Orsay Films, sceneggiata da Age e Scarpelli con Marcello Fondato e lo stesso regista, annovera tra i protagonisti Alberto Sordi, Serge Reggiani, Carla Gravina, Eduardo De Filippo. L’oro di Roma, in calendario il 25, racconta un episodio veramente accaduto durante l’occupazione tedesca di Roma: il maggiore delle SS Kappler ‘promette’ ai capi della comunità israelitica che gli ebrei non saranno deportati se gli consegneranno cinquanta chili d’oro. A prezzo di gravi sacrifici, la richiesta viene soddisfatta. Non la promessa. Chiude la rassegna il 1° febbraio Il giardino dei Finzi-Contini di Vittorio De Sica, tratto dal romanzo omonimo di Giorgio Bassani.

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