Sei dialoghi tra antico e moderno restituiscono l’autentico DNA del bello universale.
Giovanni Baronzio e Alberto Burri, Bartolomeo Caporali e Gino De Dominicis, Duccio di Boninsegna e Lucio Fontana, Cataluccio da Todi e Marisa Merz, Gentile da Fabriano e Michelangelo Pistoletto, Maestro della Madonna di Perugia e Carol Rama, sedotti dalla magia dell’oro e uniti a distanza di secoli dalla stessa ricerca formale ed estetica. Sei dialoghi tra antico e moderno che in nome dell’uso dell’oro restituisco una pagina fondamentale dell’arte italiana, mostrando l’autentico DNA del bello universale, oltre il tempo. Assonanze tecniche, estetiche e concettuali che aprono nuovi confronti, suggestioni e prospettive, spalancando inediti orizzonti di interpretazione. The Golden Way – La Via dell’oro. I capolavori dorati della Galleria Nazionale dell’Umbria incontrano l’Arte Contemporanea, a cura di Alessandra Mammì, Veruska Picchiarelli e Carla Scagliosi, è un esempio altissimo di sinergia tra musei, da un lato la Galleria Giorgio Franchetti alla Ca’ d’Oro di Venezia, che ospita la mostra fino al 16 giugno, e dall’altro i Musei Nazionali di Perugia. La mostra restituisce il piacere puro della storia dell’arte: ogni accostamento, mediante approfondimenti basati su tipologie di manufatto, strumenti e metodi di lavorazione nella loro continuità o discontinuità nel tempo o sui significati simbolici di un materiale che ha segnato millenni di storia del pensiero in figura, indaga il senso recondito di uno dei linguaggi più misteriosi e profondi dell’arte. La presenza dell’oro in un’opera non è mai una pura soluzione formale, ma appartiene a una sfera più complessa che inevitabilmente rimanda alla figurazione sacra, al fondo oro dell’icona, a uno spazio trascendente. Una scelta che, al di là di ogni effetto decorativo, dopo il suo esordio in epoca medioevale torna con diverso segno, ma identica intensità, anche nelle opere di artisti contemporanei, ben consapevoli dell’eterna potenza simbolica di questa eccezionale materia.
I capolavori dorati della Galleria Nazionale dell’Umbria incontrano l’Arte Contemporanea