Massimo Ghini e Paolo Ruffini nei panni di Philippe e Driss, diretti da Alberto Ferrari, portano a teatro l’acclamatissimo film francese Quasi amici.
Nel 2011 in Francia il film Quasi Amici – diretto da Olivier Nakache ed Eric Toledano, con François Cluzet e Omar Sy – sbancò il botteghino con quasi venti milioni di spettatori, vinse un César e fu un successo internazionale, tanto che nel 2017 uscì il remake in lingua inglese The Upside.Quasi amici ha ora una versione teatrale che debutta al Teatro Toniolo di Mestre il 10 gennaio (repliche 11 e 12 gennaio) con adattamento e regia di Alberto Ferrari, produzione Enfiteatro, protagonisti Massimo Ghini e Paolo Ruffini. Lo spettacolo, ispirato ad una storia vera, appassiona per la potenza della vicenda narrata e la complessità dei due protagonisti principali: l’incontro casuale tra due persone con un senso della vita diversissimo che giungeranno a stringere una vera, solida amicizia, attraverso un reciproco percorso di crescita. Provenienti da due mondi lontani, quasi agli antipodi, i due uomini capiranno di essere l’uno indispensabile alla vita dell’altro, sapranno creare un legame fondamentale, necessario per curare le ferite che ciascuno porta dentro di sé. Tutto ciò potrà avvenire solo quando entrambi ritroveranno la giusta leggerezza, la consapevolezza di poter finalmente ridere di sé e dell’altro, in totale libertà.Massimo Ghini, una lunga carriera costellata da grandi successi, si divide tra teatro, fiction televisive e cinema, dove ha ottenuto importanti riconoscimenti come un Ciak d’oro, un Nastro d’argento e un Premio Flaiano; impersona Philippe, un uomo molto ricco, intelligente, affascinante, coltissimo, ma anche egocentrico e un po’ narciso, un uomo che vive con il cervello più che con il corpo. Il destino è però in agguato, infatti in seguito ad una caduta con il parapendio rimane paralizzato e qui entra nella vicenda Driss, il badante del tetraplegico, interpretato da Paolo Ruffini. Si tratta di un uomo intelligente, vivace, che ha appreso tutto dalla strada, ha avuto infatti una vita turbolenta, proviene dalla periferia degradata, entra ed esce di galera sin da ragazzo, un uomo che si affida solo al suo fisico e non al cervello. Paolo Ruffini, grazie al suo essere artista poliedrico, attore, regista, presentatore, scrittore, da sempre impegnato nel sociale – ha ideato e portato in tutt’Italia per anni uno spettacolo con attori disabili – interpreta il personaggio di Driss con un’umanità e ironia sorprendente.