Guido Crepax e Piero Macola, pur separati da epoche e stili, trovano un terreno comune non solo nel fumetto ma anche in una genealogia condivisa. L’Istituto Veneto di Scienze, Lettere e Arti ospita, dal 5 ottobre al 3 novembre, una mostra inedita che unisce i protagonisti come artisti e come parenti, legati altresì dalla passione comune per Venezia e per la narrazione attraverso immagini.
Lagune. Guido Crepax | Piero Macola: una saga familiare a fumetti segue il filo conduttore dell’acqua per raccontare il lavoro di due importanti fumettisti di origine veneziana, parte della stessa famiglia: il primo, maestro del fumetto erotico e creatore della celebre Valentina; il secondo, noto autore contemporaneo di graphic-novel, residente a Parigi dagli anni Duemila.
In una dimensione intima e raccolta, che nell’allestimento rievoca l’interno di una barca lasciando al visitatore la sensazione di aggirarsi sottocoperta, le tavole originali di Crepax con le caratteristiche vignette in bianco e nero si alternano a quelle rarefatte, silenti, colorate di tutte le sfumature dell’acqua di Macola, in un gioco quasi a rincorrersi a intrufolarsi l’una nell’altra, creando un dialogo visivo che sfuma i confini tra le due poetiche. Con la sua fedele macchina fotografica, Valentina, iconica eroina nata dalla fantasia di Crepax negli anni ‘60, segue silenziosa, senza farsi scorgere, i luoghi e i personaggi di Lagune (Coconino Press, 2023), l’ultima graphic-novel di Piero, che dà il titolo alla mostra. Saranno a un certo punto loro stessi a percepire la presenza di Valentina e ad entrare nelle immagini di Crepax, incuriositi dalla sensuale creatura che li segue dall’inizio della storia tra le calli di Venezia e i misteri che si celano tra le acque che la circondano.
L’acqua è in realtà la vera terza protagonista della mostra, elemento essenziale che lega la poetica dei due autori in modo profondo. «Nel caso di Piero, si può persino dire che l’acqua è il suo personaggio ricorrente: contemporaneo, fluido, inafferrabile, un personaggio-contenitore, una presenza che ritorna con coerenza. Ma l’acqua è centrale e ricorrente anche nell’universo di Guido. È l’elemento che separa la realtà dal regno degli invisibili, il mondo di sogno dove si annidano mostri e paure. Un mondo acquatico e sommerso che ruota attorno a Valentina», racconta Caterina Grimaldi, secondogenita di Guido, curatrice della mostra e fondatrice, insieme ai fratelli Antonio e Giacomo, dell’Archivio Crepax.
In mostra un albero genealogico svela la singolare doppia parentela che lega Guido e Piero, mentre le gigantografie su tela delle tavole originali accolgono il visitatore, facendolo ‘entrare’ nelle opere, faccia a faccia con Valentina o a rincorrere Piero nella sua avventura tra le calli deserte.
Lagune riporta così i due autori nella propria città d’origine, dove da ragazzi hanno vissuto entrambi, Piero negli anni ‘90 mentre Guido negli anni ‘40 durante la Guerra, a casa dei cugini, un’esperienza da cui scaturisce l’estro creativo di Crepax, raccontata nel fumetto autobiografico Le Zattere, pubblicato su Linus nel 1980, di cui sono esposte alcune tavole originali.
Lagune non è solo un incontro “liquido” tra il nero della china, gli azzurri della Laguna e tra due maestri del fumetto, ma un ritorno alle radici, un dialogo intimo tra cugini, dove l’acqua diventa elemento che unisce e trasforma le visioni.
Un incontro reso possibile anche dall’Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti, che per la prima volta accoglie una mostra dedicata al fumetto. Lagune rappresenta così un’apertura ai nuovi linguaggi dell’arte, affiancandosi alla missione di studio e tutela della laguna di Venezia dell’Istituto, presieduto da Andrea Rinaldo, premio Nobel dell’acqua 2023. Come amava dire Crepax, «una città per essere bella deve avere l’acqua»: un legame profondo tra Venezia, il suo paesaggio e le storie che continua a ispirare.