Ritratto musicale di vita quotidiana

L'opera per 10 cassiere di Grainytė, Lapelytė e Barzdžiukaitė
di Marisa Santin

Dopo la spiaggia artificiale (Leone d’Oro) alla Biennale Arte 2019, le tre artiste lituane si rivolgono ora al palcoscenico della Biennale Teatro con un nuovo esperimento di critica sociale mescolata alla quotidianità.

«Intelligente, affascinante e sottilmente sovversivo. Qualsiasi critica all’intrappolamento capitalista e all’ossessione consumistica possa essere implicata, viene trasmessa con sottigliezza e arguzia». Così il New York Times ha definito lo spettacolo di Vaiva Grainytė, Lina Lapelytė e Rugilė Barzdžiukaitė che arriva ora a Venezia dopo aver attraversato diversi palcoscenici e festival dall’Europa agli Stati Uniti alla Cina, raccogliendo il plauso pressoché unanime della critica. Scenografia minimale, luci fredde che richiamano un luogo asettico e un accompagnamento musicale sobrio ma estremamente evocativo, Have a Good Day (opera per 10 cassiere, suoni del supermercato e pianoforte) è ambientato in un anonimo supermercato, dove dieci cassiere svelano intimi pensieri e storie personali cantando arie liriche. Ognuna di loro è un mondo a sé: la donna anziana che trasmette positività, la madre single preoccupata di arrivare a fine mese, l’ex studentessa che si lamenta di una laurea in storia dell’arte sprecata a causa della mancanza di un’occupazione adeguata… Insieme rappresentano il microcosmo di una società che passa spesso inosservata e che durante i 60 minuti dello spettacolo (più o meno il tempo che può capitare di perdere a fare la spesa) si trasforma in una sinfonia di vite ordinarie e straordinarie al tempo stesso, svelate nella loro unicità e complessità. Il pubblico è invitato a entrare nelle loro esistenze ascoltando frammenti di sogni, preoccupazioni e desideri mentre i “beep” dei codici a barre scandiscono il ritmo della routine. Le tre artiste non sono nuove a esperimenti di critica sociale mescolata alla quotidianità. Alla Biennale Arte del 2019, con Sun & Sea (Marina) si aggiudicarono il Leone d’Oro per la migliore partecipazione nazionale trasformando il Padiglione della Lituania in una spiaggia illuminata artificialmente. Un gruppo di vacanzieri-performer sdraiati in costume da bagno cantavano a turno una litania di preoccupazioni, dai banali accorgimenti per prevenire le scottature alla profonda angoscia per le imminenti catastrofi naturali, in un tableau vivant che il pubblico osservava dall’alto di un ballatoio. La produzione delle tre artiste si concentra oggi come allora su temi come la precarietà lavorativa, l’alienazione, la ricerca di senso nella monotona routine e la concezione contemporanea del tempo libero, innescando una riflessione sulle disuguaglianze sociali e sul valore dell’individuo in una società dominata dal consumo e dalla produttività. L’unione delle loro diverse pratiche artistiche (Barzdžiukaitė è regista cinematografica, Grainytė è poetessa e scrittrice e Lapelytė è compositrice e performer) dà luogo a opere che celebrano il valore e la resilienza delle persone comuni in una continua sovrapposizione di teatro, musica e arte, invitandoci a prestare attenzione alla melodia nascosta nelle piccole cose di tutti i giorni.

Immagine in evidenza: Have A Good Day! – Photo Modestas Endriuska

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