Nebula, parola latina che significa “nuvola” o “nebbia”, è il secondo capitolo dopo Penumbra (2022) che esplora gli stati della visione e della percezione extra-visiva. Una mostra collettiva con otto nuove installazioni video site-specific, curata da Alessandro Rabottini e Leonardo Bigazzi e prodotta da Fondazione In Between Art Film.
La Fondazione torna al Complesso dell’Ospedaletto trasformando gli spazi monumentali in un’architettura sensoriale ideata da Ippolito Pestellini Laparelli e dal suo studio milanese 2050+, nuovamente invitati a interpretare e spazializzare il concetto curatoriale attraverso l’allestimento della mostra. Sviluppata nell’arco di due anni, Nebula rende esplicita la metodologia della Fondazione nel commissionare e produrre opere di immagini in movimento, alimentando relazioni durature di supporto curatoriale e produttivo agli artisti.
Giorgio Andreotta Calò (1979, Italia), Basel Abbas e Ruanne Abou-Rahme (1983, Cipro/1983, USA), Saodat Ismailova (1981, Uzbekistan), Cinthia Marcelle e Tiago Mata Machado (1974, Brasile/1973, Brasile), Diego Marcon (1985, Italia), Basir Mahmood (1985, Pakistan/Paesi Bassi), Ari Benjamin Meyers (1972, USA), Christian Nyampeta (1981, Ruanda/Paesi Bassi) sono stati invitati a concepire le loro opere in stretto dialogo strutturale, visivo e sonoro con gli spazi.
Il concept della mostra si ispira al fenomeno della nebbia come spazio materiale e metaforico in cui l’orientamento visivo è ridotto e sono necessari diversi strumenti sensoriali per produrre e situare la nostra comprensione di ciò che ci circonda. Le opere di Nebula abbracciano forme di frammentazione psicologica, socio-politica, tecnologica e storica, suggerendo possibili modalità di navigazione in un presente attraversato da forze che, come la nebbia, sembrano immateriali e insormontabili. In questo senso, i lavori guardano alle possibili risposte interne e individuali di fronte agli eventi che condizionano i movimenti
delle esistenze. Infine, ponendo al centro della sua scenografia la diffusione di suoni e immagini attraverso lo spazio, Nebula propone una riflessione sulla produzione e distribuzione pervasiva di immagini, informazioni, speranze e paure. «La nebbia – affermava Walter Benjamin – appare come conforto del solitario. Essa colma l’abisso che lo circonda».
Il collettivo Oltreforma propone delle visite guidate per il pubblico ogni secondo e quarto sabato del mese fino al 23 novembre (h.11/15, massimo 12 persone per gruppo).
Prenotazioni: tour@inbetweenartfilm.com