Ti riconoscerò tra mille

Il maggio dei Baustelle passa dal Malibran
di Davide Carbone

Bianconi e soci portano a teatro un pop inconfondibile, vintage d’autore ad alto tasso qualitativo.

«Ebbene sì, torniamo sul palco! Portiamo Elvis in teatro. Sarà l’occasione per vestire di abiti nuovi le canzoni di oggi e quelle di ieri. Sarà come amarsi in un locale al buio. Come baciarsi sul velluto o ballare un lento sulla moquette. Sarà elettrico e confidenziale, nightclub e confessionale. Intimo, bagnato e scuro. Venite, perché solo atti impuri saranno, unici e irripetibili» hanno scritto i Baustelle sui loro canali social in occasione di questo ritorno live. A rileggere queste righe si potrebbe pensare quasi ad una loro canzone, di sicuro Francesco Bianconi e soci saprebbero trovare la musica giusta per confezionare un pezzo riconoscibile al primo ascolto, a chilometri di distanza, tra le millemila hit radiofoniche tutte uguali a sé stesse tra pop, trap, indie dozzinale e nuovo cantautorato di belle speranze. Insomma, “una canzone dei Baustelle”. Abbadia di Montepulciano, provincia di Siena, 1995 o giù di lì. Nel cuore del Chianti troviamo Francesco Bianconi e Claudio Brasini poco più che ventenni suonare la chitarra nutrendosi di Sonic Youth e Smashing Pumpkins senza per questo disdegnare gli anni ‘60, nel cui stile si riconoscono ancora oggi, per musica e look.

È il ‘97 quando a loro si unisce la ventenne Rachele Bastreghi, polistrumentista che dopo un veloce provino mostra immediatamente tutte le proprie potenzialità. Un simposio musicale che si spoglia dell’aura filosofica per diventare un più pragmatico cantiere sonico, che “baustelle” in tedesco vuol dire proprio “lavori in corso”. Di cose ne hanno costruite, in questi trent’anni scarsi di carriera. Lavori inconfondibili, testi dalle architetture letterarie barocche e rigorose, musiche lineari e fantasiose premiate con dischi d’oro e Targhe Tenco ad unire sacro e profano, pubblico di massa e critica elitaria, grandi eventi rock e concerti per pochi intimi in qualche sconosciuto club di provincia. L’8 maggio al Teatro Malibran il loro concerto Intimo Sexy! Elvis a teatro porta sul palco l’ultima fatica discografica, Elvis appunto, regalandoci l’istantanea di un dialogo tra Brassens e Battiato, con il King del rock’n’roll ad ascoltare distrattamente. I Baustelle sono stati e sono ancora capaci di mescolare ingredienti in apparente contrasto, spingendosi alla ricerca di sapori unici, magari preclusi ai più, ma che una volta provati fanno venire voglia di non assaggiare niente di diverso.

Intimo Sexy! Elvis a teatro

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