Vedova il rivoluzionario

Il sorprendente allestimento dell'M9 - Museo del '900 di Mestre
di Fabio Marzari

Una vera rivoluzione negli spazi espositivi del terzo piano di M9 – Museo del ‘900 di Mestre, in piena sintonia col titolo della mostra Rivoluzione Vedova aperta all’inizio di maggio e che accompagnerà tutta la durata di Biennale Architettura, fino a fine novembre.

Questa nuova, importante, anzi fondamentale, mostra all’M9 conferma in maniera inequivocabile quanto questo spazio museale possa rappresentare una chiave di volta per il destino culturale di un intero territorio. Ideata e progettata in pochi mesi da Fondazione Emilio e Annabianca Vedova e coprodotta con M9, curata da Gabriella Belli e allestita in maniera sorprendente dallo Studio Alvisi Kirimoto, la mostra convince anche il visitatore più allenato, perché combina in maniera perfetta gli spazi di oltre 1300 metri quadri liberi da colonne, con le opere esposte, creando una sintesi ideale tra Vedova, il territorio che lo vide cittadino attivo e l’esperienza museale immersiva nella storia del Novecento offerta da M9.

Uno spazio pieno per un raffinato percorso espositivo in cui il visitatore può interagire con le opere di Vedova in maniera completamente nuova, rovesciando la fissità museale a favore di una gioiosa vicinanza col genio pittorico di un artista assurto all’olimpo dei grandi del Novecento. Le opere in mostra abbattono l’eresia del limite invalicabile tra la città d’acqua e la terraferma, Vedova è il testimone della scelta possibile di una cultura alta anche in un luogo inusuale in cui le opere non si limitano a un pendolarismo da T1 (la linea tranviaria che conduce da Venezia al centro di Mestre), ma si offrono a una lettura del tutto nuova e sorprendente, quasi fossero delle opere site-specific, perfettamente  contestualizzate nel Museo del ‘900.

“Rivoluzione Vedova” M9 – Museo del 900, allestimento, ph. Vittorio Pavan

Come scrive Gabriella Belli nell’introduzione della mostra: «[…] L’attualità di Vedova sta negli universali della sua pittura o, più semplicemente, nel suo messaggio. Valori radicati nel suo esistenziale in dialogo con la storia, intesa come vivere nel presente, “esserci dentro”, misurarne i conflitti e le contraddizioni in una quotidiana dialettica […]. La storia come respiro e vampate della sua pittura, che ha agito all’unisono con le sue battaglie per i diritti civili, il pacifismo, contro l’inganno delle ideologie e la violenza delle dittature, per incalzare il cam- biamento, per la difesa di Venezia, la cura dei suoi luoghi più antichi, e molto, molto altro ancora». Luca Molinari, direttore scientifico di M9, aggiunge: «Se il terzo piano di M9 è il luogo di un’esperienza eccezionale, la parte introduttiva – posta al secondo piano – lega idealmente la mostra all’esposizione permanente del Museo.

“Rivoluzione Vedova”, M9 – Museo del ‘900, ph. Chiara Sciascia

Nei materiali audiovisivi presentati in questa sezione è possibile contestualizzare l’opera e il pensiero di Emilio Vedova dentro il tormentato sviluppo storico novecen-tesco. Nella storia dell’umanità le rivoluzioni non sono mai accadute per caso, ma sono piuttosto il risultato di una serie di condizioni che trovano le migliori occasioni per esprimersi e raccontare un tempo nuovo. Questo è per noi il senso di Rivoluzione Vedova, un’esperienza eccezionale in un museo innovativo che attraverso le arti persegue nella sua missione di interrogare la storia per meglio comprendere la ricchezza del tempo presente». Un invito a conoscere oppure rivedere con altra luce questo incredibile nuovo approfondimento su Vedova, che dimostra come la sua arte, legata profondamente al suo pensiero e al suo essere persona, sia incredibilmente storia e attualità al contempo, così come lo è M9.

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