Dal MASP, di cui è direttore dal 2014, a Venezia: il brasiliano Adriano Pedrosa è il primo latino-americano chiamato a guidare la Biennale Arte. Famoso il suo ciclo di Stories su minoranze e realtà locali per il Museo di San Paolo.
Sarà Adriano Pedrosa, brasiliano (Rio de Janeiro, 1965), dal 2014 direttore del Museo d’Arte di San Paolo – MASP, il curatore della 60. Biennale Arte che si svolgerà dal 20 aprile al 24 novembre 2024. La scelta di Pedrosa, primo latino-americano alla guida dell’Esposizione, è «frutto di un processo partito dall’esperienza maturata con il lavoro fatto da Cecilia Alemani», come ha sottolineato il Presidente de La Biennale Roberto Cicutto. L’attenzione verso artiste e artisti provenienti da zone geo-politicamente svantaggiate, la sensibilità alla questione femminile nell’arte, la volontà di amplificare le voci delle minoranze e delle realtà locali – elementi che hanno decretato il successo de Il latte dei sogni – sono riscontrabili nel ciclo di ‘Storie’ proposto da Pedrosa durante il suo decennio al MASP: Histories of Childhood (2016), Histories of Sexuality (2017), Afro Atlantic Histories (2018), Women’s Histories, Feminist Histories (2019), Histories of Dance (2020), Brazilian Histories (2022). Pedrosa è il secondo curatore nominato direttamente da Roberto Cicutto dopo Lesley Lokko, con la quale Pedrosa condivide l’attenzione per l’ambiente artistico proveniente dal Sud del mondo.
E un segno di continuità lo ritroviamo anche con la precedente Biennale Architettura, se si considera che il Museo di San Paolo è opera dell’architetta italiana naturalizzata brasiliana Lina Bo Bardi, cui era stato attribuito un Leone d’Oro speciale in memoriam nel 2021, nell’edizione curata da Hashim Sarkis. Un legame anche di intenti. Sotto la direzione di Pedrosa, infatti, il Museo ha reintrodotto la formula espositiva originaria della Picture Gallery ideata da Bo Bardi, ovvero l’esposizione di quadri infilati in lastre di vetro incastonate in supporti di cemento. Una soluzione che libera le opere dalla rigidità del supporto a muro, affrancandole – nelle intenzioni dell’architetta – dalla solennità dei musei tradizionali.
Adriano Pedrosa è stato anche curatore della 12. Biennale di Istanbul (2011) e co-curatore del Padiglione di San Paolo alla 9. Biennale di Shanghai (2012). Recentemente il Center for Curatorial Studies del Bard College di New York gli ha conferito l’Audrey Irmas Award for Curatorial Excellence.