Il Goldoni è il più antico dei teatri veneziani ancora esistenti, inaugurato nel 1622 fu per molti decenni di proprietà della famiglia Vendramin. Era conosciuto come Teatro San Salvador e si contendeva il primato con il Teatro San Samuele dei Grimani, era dedicato soprattutto alla prosa e agli spettacoli comici. Grande fu la sua fama nel Settecento, soprattutto quando nel 1752 venne ingaggiato il grande Carlo Goldoni che per il Teatro San Luca, come allora veniva chiamato, scrisse delle commedie indimenticabili come Sior Todero brontolon e Le baruffe chiozzotte. Dopo pause di chiusura, incendi e importanti restauri, nel 1833 il teatro si adeguava alla moda classicheggiante diventando Teatro Apollo. Primo in Italia ad avere l’illuminazione della sala alimentata a gas, fu per iniziativa dell’imprenditore teatrale Angelo Moro Lin che il teatro venne intitolato nel 1875 a Carlo Goldoni. L’aspetto neogotico delle decorazioni, anche se ripulite in vari interventi successivi, è di gusto ottocentesco, mentre la sobria facciata fu realizzata nel 1909. Il Teatro Goldoni passò per differenti fortune durante il secolo scorso, ma non va dimenticato il ritorno di Eleonora Duse sulle scene a Venezia nel marzo 1922 dopo vent’anni di assenza. La Divina si presentò sul palco del Goldoni con recite straordinarie come La donna del mare di Ibsen. Chiuso nel dopoguerra ed espropriato nel 1957, il Teatro venne inaugurato nel 1979 con La Locandiera di Carlo Goldoni, dopo aver assunto l’aspetto attuale a seguito di una completa ristrutturazione per migliorarne capienza e servizi.