LIMELIGHT
2024

Peter Weir, classe 1944, il più coerente innovatore del cinema australiano, e Claude Lelouch, classe 1937, leggenda del cinema francese alternativo ma parallelo alla Nouvelle Vague, sono oggi protagonisti con due premi di peso: il primo è Leone alla carriera, e rivedremo il suo ‘epic’ marinaresco Master & Commander: The Far Side of the World (2003) con Russell Crowe; il secondo riceve il Premio Cartier Glory to the Filmmaker e accompagna il suo nuovissimo Finalement, road-movie su un avvocato in crisi identitaria, con Kad Merad, Sandrine Bonnaire e musiche del jazzista Ibrahim Maalouf...
In scena diversi confronti faccia a faccia oggi al Lido. Brad Pitt in un faccia a faccia con George Clooney per Wolfs di Jon Watts, regista dei reboot di Spider-Man più effervescenti, quelli targati Marvel. I divi, due sicari rivali ingaggiati per lo stesso incarico, tornano insieme dopo la trilogia di Ocean di Soderbergh e Burn After Reading dei Coen. Star anche in Concorso per una storia che mette a confronto le vertiginose altezze e le drastiche bassezze di un promettente architetto europeo che si trasferisce negli Stati Uniti...
E se fossero Einstein e Freud a spiegarci il perché della guerra? A dar loro voce, drammatizzando un famoso carteggio tra i due geni, è l’israeliano Amos Gitai, che da sempre filma le laceranti contraddizioni del suo Paese da un punto di vista scomodo, dialettico e colto. Film necessario oggi come non mai, il suo Why War (Fuori Concorso) è stato concepito proprio all’indomani dell’assalto di Hamas e della terribile offensiva israeliana. Anche Campo di battaglia (Concorso) di Gianni Amelio è un racconto di guerra, la prima guerra mondiale vista attraverso gli occhi di due soldati dalle visioni opposte...
Si getta la maschera oggi, alla terza giornata di Mostra. La prima a cadere è quella strettissima dei ruoli e dei generi, parola di Halina Reijn, che già si era fatta beffa della Gen Z col provocatorio horror Bodies Bodies Bodies, e che in Concorso quest’anno promette scintille tra Nicole Kidman e Harris Dickinson, amanti fuori parte (CEO lei, giovane preda lui) protagonisti di Babygirl. La seconda maschera a cadere, e siamo ancora nel territorio scivoloso dell’amore, è quella che dona ai più quella rassicurante impressione di stabilità che ci fa tirare avanti, anche quando niente procede per il verso giusto...

LIMELIGHT
2023

Oggi è il giorno di Woody Allen e di Sofia Coppola, due certezze di questa Mostra. Allen, ormai perseguitato – a torto o a ragione – da eterne accuse di molestia, porta al Lido fuori concorso il suo film parigino e francofono Coup de chance, un dramma borghese interpretato da Niels Schneider e Lou de Laâge e fotografato da Vittorio Storaro. La vicenda vede protagonista una giovane coppia minacciata però dalla figura di un avvenente scrittore bohémien e forse da un oscuro segreto. Altro dramma borghese, ma dalle atmosfere decisamente più accese, è l’atteso Priscilla di Sofia Coppola (Concorso), che racconta la turbolenta storia d’amore e tradimenti di Elvis e Priscilla, interpretati da...
A volte ritornano, come David Fincher, geniale e irrequieto capofila della post-Hollywood, che a 24 anni da Fight Club torna in Concorso a Venezia con The Killer, fosco thriller psicologico tratto dalla graphic novel di Matz e Jacamon, scritto da Andrew K. Walker (Seven) e interpretato da Michael Fassbender. In un inquietante futuro si muove il francese Bertrand Bonello con il distopico La Bête, liberissimamente tratto dal racconto The Beast in the Jungle (1903) di Henry James, dove Léa Seydoux rincorre il proprio passato in una società che teme le emozioni; mentre nel tedesco Die Theorie von Allem di Timm Kröger (già nella SIC del 2014 con Léa Seydoux) uno scienziato...
E dopo l'arcigna e autoritaria direttrice d'orchestra (di finzione) Cate Blanchett vista l'anno scorso in Tár ora tocca ad un camaleontico Bradley Cooper dirigere e interpretare la vita (vera) di Leonard Bernstein, la più mediatica, estroversa e multiforme personalità musicale del Novecento, con un focus sulla sua tormentata sfera privata e sul rapporto con la moglie Felicia (Carey Mulligan). Tutt'altra musica è quella del rapper texano Travis Scott, idolo delle folle giovanili, coprotagonista di AGGRO DR1FT, full immersion sperimentale e neopsichedelica in salsa noir...
Una giornata particolare e molto italiana, con una (meglio?) gioventù in cerca di riscatto. In Concorso Saverio Costanzo torna per la quarta volta (più una da giurato) al Lido con Finalmente l'alba, crudele spaccato sulla Cinecittà degli anni '50 quando era chiamata “Hollywood sul Tevere”; una storia di aspirazioni frustrate e fragili equilibri giovanili si dipana anche in Una sterminata domenica (Orizzonti) di Alain Parroni mentre tra gli Extra arriva il debutto registico di Micaela Ramazzotti con Felicità, dura vicenda di emancipazione per fratello e sorella oppressi da genitori soffocanti...

LIMELIGHT
2022

Le intricate dinamiche familiari, con particolare attenzione al ruolo genitori-figli, ma anche quelle di (semplice?) amicizia, unite al leitmotiv dell'isolamento fisico come scelta anzichè costrizione, attraversano gli schermi della Mostra. In Concorso Love Life di Kôji Fukada, autore già premiato a Cannes e Tokyo, osserva gli effetti del riapparire di un padre povero e malato sulla porta della donna che gli aveva dato un figlio, mentre Martin McDonagh torna a cinque anni dal pluripremiato Tre manifesti a Ebbing, Missouri con The Banshees of Inisherin, indagine sulla vecchia amicizia tra due “lupi solitari”...
Non abituarci all'infamia di una guerra d'aggressione significa anche passare per il cinema necessario del documentarista ucraino Sergei Loznitsa (ancora impressionante il ricordo del suo State Funeral, del 2019, sulle esequie di Stalin) che Fuori Concorso presenta The Kiev Trial, ricostruzione a futura memoria di uno dei primi processi del dopoguerra a carico di nazisti catturati dai sovietici, per i crimini compiuti contro gli ebrei ucraini. Sin troppo ovvio, oggi, leggere l'episodio come una triste profezia...
Nella serata in cui gli viene conferito il Leone d’Oro alla carriera, Paul Schrader (habitué della Mostra dal 1997, con Affliction) presenta Fuori Concorso il suo nuovo dramma psicologico Master Gardener, con Joel Edgerton scrupoloso giardiniere e Sigourney Weaver ricca vedova. Un altro utopista del paesaggio, che sogna un'area verde nel centro di Marsiglia, è anche il protagonista di Tant que le soleil frappe (SIC) di Philippe Petit...
Decolla il cinema italiano in gara con Bones and All di Luca Guadagnino, dal romanzo di Camille DeAngelis, storia di sopravvivenza, passione, cannibalismo ed emarginazione: cast stellare con Timothée Chalamet, Mark Rylance, Chloë Sevigny, Jessica Harper. Di tutt‘altra, ma non meno tragica, emarginazione parla anche Athena di Romain Gavras, figlio di Costa-Gavras, scritto insieme a Ladj Ly (Les Misérables) e incentrato su una rivolta popolare in una banlieue parigina a seguito dell’omicidio da parte della polizia di un...

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