(2022, USA, 123')
«Tutti mi trattano come se fossi pazza, ma non sono pazza». Queste le parole di Alice, protagonista del nuovo film diretto da Olivia Wilde. Suspence, ritmi incalzanti, colpi di scena, tensione empatica e vertigine narrativa rendono la pellicola un thriller psicologico, giocato su parallele realtà fuorvianti.
Anni ’50, deserto della California. Alice è una delle tante mogli della comunità di Victory, dedita alla casa e al marito. La donna perfetta, insomma: forte, amorevole, premurosa, lavoratrice. Questo però è il ruolo che altri hanno stabilito per lei: nonostante il lusso (apparente) e la rassicurante normalità di una società rigidamente preimpostata, grava in Alice il sospetto che qualcosa di più oscuro e minaccioso si nasconda a controllare menti, comportamenti e relazioni umane. Una sorta di esperimento sociale di massa su cui Alice tenta con ogni sforzo di fare chiarezza, agendo primariamente in un modo: infrangendo le regole.
Nata a New York nel 1984, di origini paterne inglesi ed irlandesi, il suo vero nome è Olivia Jane Cockburn. Nota alle giovani generazioni per aver ricoperto il ruolo di Alex nella serie televisiva The O.C., di Remy Hadley in Dr. House – Medical Division, e di Quorra in Tron: Legacy, e per aver recitato in molti altri film tra cui The Girl Next Door, il debutto alla regia avviene col film Booksmart (2019). Don’t Worry Darling rappresenta il secondo, attesissimo ritorno della Wilde sul grande schermo, in veste sia di regista sia di attrice.