(2025, Italia, Svizzera, Belgio, 117')
La vicenda di un pugno di ragazze di campagna costrette a ingurgitare cibo come oche da paté è la “piccola storia” che serve a narrare la “grande storia”, o anche il “piccolo pennello” con cui dipingere un grande affresco. Un po’ come accadeva ne La zona di interesse, il “mostro” è vicino, anzi vicinissimo, ma si sente un animale in gabbia e sa che il suo sogno di gloria non si realizzerà, calpestato dai robusti scarponi dell’Armata Rossa. Non vediamo mai il Führer nel film di Soldini, che preferisce restare nell’intimità della narrazione. I suoi occhi sono quelli di Rosa “la berlinese”, guardata con sospetto dalle altre e poi accettata perché compagna di sventura.
Dal 27 marzo al cinema