Lo sguardo fiero, i lineamenti accennati, l’eleganza nel contrasto tra rosso e nero: è la donna disegnata da Lorenzo Mattotti protagonista del manifesto della dodicesima edizione del Ca’ Foscari Short Film Festival in programma dal 4 al 7 maggio in forma “diffusa” a Venezia, mantenendo come sede principale lo storico Auditorium Santa Margherita. L’illustrazione di quest’anno si va ad aggiungere ai “ritratti d’autore” che hanno caratterizzato le ultime edizioni, ancora una volta è uno sguardo femminile rivolto al futuro, come quello degli studenti che dopo due anni terribili vogliono tornare a guardare all’avvenire con speranza e che saranno la linfa vitale del festival, coinvolti in tutte le fasi della sua realizzazione. Grande spazio sarà dato al cinema d’animazione ‘breve’, con tre programmi dedicati, a cominciare dallo speciale sul grande Peter Lord, autore di classici come Galline in fuga e Pirati! Briganti da strapazzo, figura cardine dell’animazione europea. A lui sarà dedicata una lunga intervista sul palco dell’Auditorium condotta da Davide Giurlando. Non sarà da meno Barry Purves, già allo Short come giurato nel 2017, che torna a Venezia per presentare il suo nuovo cortometraggio No Ordinary Joe e parlare dell’altra sua grande passione: il teatro.Come sempre il programma affiancherà al Concorso Internazionale – trenta tra i migliori cortometraggi prodotti nelle scuole di cinema e università di tutto il mondo – una ricca serie di retrospettive, focus, omaggi, concorsi collaterali e masterclass. Tra queste ultime, torna (virtualmente) a Venezia uno dei grandi amici del festival, il regista giapponese di culto Tsukamoto Shin’ya (Tetsuo, Kotoko) che per l’occasione presenterà in anteprima il suo romanzo Un serpente di giugno, tratto dall’omonimo film del 2002, in uscita negli stessi giorni per la casa editrice Marsilio con la traduzione di Francesco Vitucci. Dopo il successo delle passate edizioni, lo Short torna inoltre in versione diffusa per riaffermare il profondo legame con la città di Venezia, la sua cittadinanza e le sue istituzioni culturali. Oltre alla storica location dell’Auditorium Santa Margherita sarà infatti possibile assistere a una selezione dei programmi della dodicesima edizione anche in realtà cittadine come la Fondazione Querini Stampalia, il Museo d’Arte Orientale – Ca’ Pesaro, la Casa del Cinema del Comune di Venezia, la Fondazione Bevilacqua La Masa, l’NH Venezia Rio Novo e la Fondazione Ugo e Olga Levi.