Direttrice di Fondazione Fare Cinema e direttrice artistica di Bottega XNL, Paola Pedrazzini è a Venezia per presentare Welcome to Paradise, il cortometraggio diretto da Leonardo Di Costanzo, realizzato nell’ambito dell’edizione 2022 del Corso di Alta Formazione Cinematografica Bottega XNL – Fare Cinema.
Bottega XNL, come dice il nome stesso, rappresenta una nuova, importante realtà per l’arte cinematografica e teatrale. Ci racconti un po’ struttura e contenuto del progetto.
Bottega XNL è stata ideata e progettata come un luogo in cui i Maestri di cinema e teatro hanno la possibilità di tramandare i propri saperi a giovani allievi che vogliano trasformare queste arti in una vera professione. Così come avveniva nelle antiche botteghe rinascimentali, essa diviene un luogo in cui l’apprendimento si realizza nel fare, prendendo parte al processo creativo, forgiando insieme allievi, maestri e contenuti artistici di caratura elevata, apprendendo così tecnica, lavoro e segreti di bottega.
Il progetto è la continuazione del Centro di Alta Formazione Cinematografica di Fondazione Fare Cinema, creati a Bobbio da Marco Bellocchio nel 1995, che dell’imparare attraverso il ‘fare’ ha fatto la cifra distintiva dei suoi laboratori. Per questo Bellocchio non può che essere un grande protagonista anche di questa nuova sfida culturale, che ora raddoppia inoltre i suoi sforzi con l’alta formazione di Fare Teatro. Ho incontrato Bellocchio all’inizio degli anni Duemila e insieme abbiamo lavorato alla creazione di un’associazione che poi, negli anni, è divenuta una fondazione presieduta dal Maestro in prima persona. Il fine di Fondazione Fare Cinema è proprio quello espresso dal nome stesso, vale a dire “fare cinema” dando una sistematicità al lavoro svolto nel corso degli anni. Gli studenti, che provengono dalle più importanti scuole cinematografiche, vengono selezionati attraverso un bando e realizzano un cortometraggio d’autore ogni estate. Semplificando potrei definirlo una sorta di dottorato. Da subito la modalità di sviluppo dei corsi mi ha evocato l’idea rinascimentale della bottega, in cui gli allievi si formavano alla scuola dei maestri, per questo ho pensato di chiamare il progetto in questo modo. Così come succedeva nelle botteghe rinascimentali, dove gli allievi lavoravano non a un esercizio di stile ma direttamente ad una pala d’altare o a una scultura, allo stesso modo qui gli allievi si trovano a lavorare al fianco di un grande cineasta nell’ideazione e realizzazione di un cortometraggio che poi verrà successivamente presentato a un Festival, come nel caso qui ora a Venezia.
Prodotto da Mompracem con Rai Cinema, in collaborazione con Fondazione Fare Cinema, presieduta da Marco Bellocchio, insieme a XNL Piacenza, Fondazione di Piacenza e Vigevano, il cortometraggio racconta la storia di Nadia, una ragazzina solitaria e diffidente, che porta una be...
Chi sono i due “Maestri di Bottega”?
I primi due grandi “Maestri di Bottega” che abbiamo coinvolto sono il regista cinematografico Leonardo Di Costanzo e il regista, autore e attore teatrale Marco Baliani, i quali hanno accolto con grande impegno e piacere l’invito ad aprire l’esperienza di queste botteghe di cinema e teatro. Leonardo Di Costanzo ha in comune con Baliani una sensibilità estrema nel costruire nel proprio lavoro la relazione con gli attori e i corpi scenici. I film prodotti nella Bottega XNL – Fare Cinema sono stati presentati in prima visione al pubblico del Bobbio Film Festival; mentre gli spettacoli nati nella Bottega XNL – Fare Teatro vanno in scena nel sito archeologico di Veleia, durante il Festival del Teatro Antico.
Quale nello specifico l’apporto al progetto di Leonardo Di Costanzo, che troviamo qui a Venezia con il suo corto Fuori Concorso Orizzonti Welcome to Paradise?
La proiezione del nostro cortometraggio diretto da Di Costanzo conferma ancora una volta l’identità unica del progetto, che si caratterizza proprio per la realizzazione non di un saggio di fine corso, ma di un’opera artistica d’autore a cui gli allievi hanno avuto l’opportunità di partecipare. Mi preme sottolineare il valore aggiunto del progetto Welcome to Paradise, che ha moltiplicato i momenti formativi con il “corso nel corso” dedicato ai giovani del territorio, tra i quali il regista ha scelto i suoi attori-non attori protagonisti, e con il coinvolgimento nella scrittura di un ex studente del nostro corso di sceneggiatura.
Ciò che colpisce in un’epoca ipertecnologica come la nostra è questa sorta di nuovo umanesimo che voi proponete, riportando al centro progettuale del lavoro l’individuo e le sue idee, abbinandole però alla concretezza del fare, diretta espressione della manualità quale identità di fondo del fare cinema.
Un tempo vi era una maggiore attenzione al linguaggio e alle parole, ma al contempo vi erano delle oggettive, maggiori difficoltà nella realizzazione tecnica delle immagini. Oggi qualsiasi ragazzino può ottenere le immagini che meglio desidera con il cellulare; tuttavia, spesso manca nel loro ‘riprendere’ la cifra essenziale, per l’appunto, dell’Umanesimo; avverti un vuoto, o perlomeno una mancanza profonda di significato, di senso in quello che si va a girare. Per cui nella Bottega viene posta la persona con le sue idee al centro, nel cuore fondativo di ogni lavoro.
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immagine in evidenza: ph. Del Papa