1994_Natural Born Killers, regia di Oliver Stone, compilation assemblata da Trent Reznor.
Stone non ha lo sguardo un po’ distante ed amorevole con cui Tarantino osserva i
suoi eroi; lui si immedesima in Mickey e Mallory e mescola iperrealismo e
moralismo in un corto-circuito esplosivo. La colonna sonora non può che essere una
compilation di inni rock al sesso violento inframezzati dalle dolci ballate di Dylan e
Patsy Cline, che ovviamente hanno il compito di rappresentare l’America dei good
old times.
1997_Hana-bi, regia di Takeshi Kitano, musica di Joe Hisaishi.
Doveroso omaggio ad un grande compositore di musica per il cinema che ha legato il suo nome ai film di Kitano e alle creazioni dello studio Ghibli, quindi di Miyazaki. In realtà personalmente stravedo per il tema principale di un altro film di Kitano, L’estate di Kikujiro, sempre composto da Hisaishi, perché mi sembra che dietro questo motivo si celi non solo una grande intuizione sonora, ma anche un mondo, un qualcosa che chiamerei un modo di essere dell’umanità, e cioè quel senso di sostare tra ebbrezza e nostalgia che, tra tutte le stagioni, l’estate riesce a ricreare con più intensità.
1998_Lola corre, regia di Tom Tykwer, musica di Tom Tykwer, Johnny Klimek, Reinhold Heil.
Le strade di Berlino diventano il labirinto per la folle corsa di Lola verso la salvezza del mondo, cioè del suo fidanzato. La colonna sonora è il trionfo della techno della terza stagione, quella legata all’accelerazione della pulsazione ritmica e alle forti commistioni con il rock. La critica di allora, che fu del tipo “ci troviamo davanti ad un videoclip di 80 minuti”, sembra oggi parecchio fuori bersaglio.