Un tesoro da custodire

Giornate degli Autori e Isola Edipo, nel segno dell'Inclusione per l'Amazzonia
di Mariachiara Marzari
  • lunedì, 4 settembre 2023

Da qualche anno Isola Edipo ha stretto una collaborazione fattiva con le Giornate degli Autori condividendo in particolare un percorso intitolato Il cinema dell’inclusione tra visione e formazione, che oggi, 4 settembre, grazie alla collaborazione con Fondation Cartier pour l’art contemporain, vede protagonista il regista indigeno Morzaniel Ɨramari e il cinema Yanomami.

Abbiamo chiesto a Silvia Jop (Isola Edipo), cosa restituiscono Gli occhi della foresta?
L’incontro con le Giornate è stato fondativo per noi. Nel momento in cui ci stavamo cominciando ad affacciare al Festival, dando vita a una forma di programmazione embrionale e al contempo anche, se posso dire, coraggiosa – ancora non avevamo fatto niente e già invitavamo Frederick Wiseman (2017) accanto a Dacia Maraini e Cecilia Mangini a incontrarsi assieme a noi attorno al tavolo dell’Edipo Re – ci siamo rivolti a GdA come possibili interlocutori con cui costruire nuovi progetti.
La prima cosa che abbiamo fatto assieme è stato invitare Raymond Depardon (2018), a cui abbiamo dedicato la seconda puntata di quello spazio di approfondimenti che abbiamo negli anni definito appunto Il cinema dell’inclusione tra visione e formazione. Uno spazio nato per rivolgersi ai maestri e alle maestre del cinema che hanno fatto storia, luogo dai confini ancora più ampi dedicato all’incontro con forme di cinema che riteniamo oggi spingano il nostro immaginario oltre se stesso. Ed è così che dall’anno scorso in questo percorso abbiamo coinvolto anche Fondation Cartier pour l’art contemporain, che si è calata in questa prospettiva con entusiasmo. È difficile trovare oggi realtà tanto grandi e strutturate e al contempo così vogliose di ascoltare e costruire assieme, determinate a mantenere un rapporto vivo e diretto con gli artisti con cui lavorano.
In questi due anni grazie a loro abbiamo potuto lavorare con un regista particolarissimo come l’armeno Artavadz Pelechian (2022) e con Morzaniel Ɨramari quest’anno: accompagnati dalla Aruac Film entriamo attraverso i suoi occhi nel mondo degli Yanomami, popolazione che vive difendendo le radici della foresta Amazzonica e le culture che al suo interno ne custodiscono i segreti millenari.

 

Immagine in evidenza: Thuë pihi kuuwi (A Woman Thinking) di Aida Harika, Edmar Tokorino e Roseane Yariana

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