Girovagare, errare e vagabondare per vivere il mondo attraverso la poesia dei luoghi, la sua storia e la nostra immaginazione.
Olivier Frébourg, Sylvain Tesson e Ingrid Thobois aprono la seconda giornata del Festival in conversazione con Patrick Vallélian. Gli scrittori invitati condivideranno i loro pensieri su come il ritiro dal mondo possa rappresentare una fonte di profonda ispirazione e di ricerca della bellezza.
Incontro in francese, traduzione simultanea in italiano.
Olivier Frébourg (Dieppe, 1965) è scrittore, redattore e giornalista. Per molti anni ha lavorato come giornalista di viaggio. Inizialmente editore presso La Table Ronde, ha poi creato Éditions des Équateurs, che nel 2024 festeggerà il suo 20° anniversario. Tra i suoi libri ricordiamo Roger Nimier, trafiquant d’insolence (Prix des Deux Magots, 1990), Un homme à la mer, Souviens-toi de Lisbonne, Gaston et Gustave (Prix Décembre, 2011) e, più recentemente, Un si beau siècle. È membro degli Écrivains de Marine dal 2004.
Sylvain Tesson (Parigi, 1972) è scrittore, giornalista e viaggiatore. Dopo aver girato il mondo in bicicletta, ha sviluppato una passione per l’Asia centrale, dove si è recato regolarmente dal 1997. Come autore, ha esordito nel 2004 con il diario di viaggio L’Axe du loup. Nel 2009 ha pubblicato Une vie à coucher dehors con Gallimard. Il 2011 ha visto il grande successo di Dans les forêts de Sibérie (2012), che ha vinto il Premio Médicis 2011. Con lo stesso editore ha pubblicato anche la raccolta di racconti S’abandonner à vivre (2015), Berezina. En side-car avec Napoléon (2016), Sur les chemins noirs (2018), La panthère des neiges (2020), trasformato in un film documentario nel 2021, Blanc (2023) e Avec les fées (2024).
Ingrid Thobois (Rouen, 1980) è autrice di una decina di romanzi e racconti e di una quindicina di libri per bambini. Il suo primo romanzo, Le Roi d’Afghanistan ne nous a pas mariés, ha vinto il Prix du Premier Roman 2007. Appassionata dell’opera di Nicolas Bouvier, Ingrid Thobois sta attualmente conducendo un lavoro di tesi sulla sua poesia, dopo aver percorso la strada de L’Usage du monde all’età di 20 anni e aver scritto la postfazione dell’ultima edizione dei poemi Le Dehors et le Dedans. Parallelamente, tiene laboratori di scrittura per differenti pubblici e offre supporto individuale alla stesura di manoscritti.
Incontri tra viaggiatori e scrittori alla Fondazione dell'Albero d'Oro