Pioniere della scenografia mediatica, Tobias Gremmler è artista poliedrico, capace di infrangere il muro tra virtuale e reale, spostando continuamente i confini di quanto è possibile realizzare nelle arti performative. Unendo la propria esperienza nei media digitali, nella motion graphics, nel design delle interfacce e nella musica con un’audace esplorazione artistica, Gremmler crea esperienze immersive uniche per produzioni teatrali, di danza, per concerti e mostre. Che si tratti di visualizzare il movimento e la musica per la London Symphony Orchestra, di esplorare le dinamiche dell’acqua e del vento, di creare un’esperienza immersiva per Nike basata sui movimenti calcistici di Cristiano Ronaldo o di incanalare i confini del corpo e del volto nel video musicale Tabula Rasa di Bjork, Tobias Gremmler è costantemente impegnato a cogliere l’invisibile per renderlo visibile. Ospite della 16. Biennale Danza, l’artista di origine tedesca presenta in prima mondiale l’opera Fields, visibile in loop nelle Sale d’Armi dell’Arsenale per tutta la durata del Festival. La nuova creazione mostra dei corpi che – quasi per magia – fluttuano nello spazio. I loro movimenti sono determinati da forze quali gravità, meccanica celeste e turbolenze dell’aria. Spostando il centro di massa nello spazio negativo, le forze esterne appaiono più forti dei corpi stessi e permettono loro di entrare in collisione, intersecarsi e fondersi. «L’opera di Gremmler– spiega il Direttore Wayne McGregor –, alimentata da forze cinetiche, sconvolge il nostro sistema percettivo e ci educa a un rinnovato apprezzamento della danza. Corpi virtuali, spazi slegati, meccanismi celestiali e vortici d’aria si scontrano e si intersecano per ridare forma alla “presenza fisica” e per guidarci nella partecipazione a nuove forme di bellezza e nella poetica della danza».
22-31 luglio
Sale d’Armi, Arsenale