Una x-machine è un dispositivo, una macchina per manipolare oggetti di tipo X. Noi agiamo sempre dentro dei dispositivi, apparteniamo ad essi. Un dispositivo è una relazione di forze, di saperi e di poteri, una matassa di linee che si aggrovigliano e si fratturano.
L’insieme delle azioni umane ha influenzato così profondamente l’ambiente terrestre da creare negli anni una vera e propria stratificazione, definita da alcuni Antropocene, un macro-dispositivo generato dall’uomo che sfugge però alla sua stessa pretesa di controllo. È possibile sottrarsi ai rapporti di forza stabiliti o ai saperi costituiti?
Questa la riflessione proposta da il Teatro dei Servi Disobbedienti di Bologna, ospite del Venice Open Stage con lo spettacolo X Machine, diretto da Federica Amatuccio, che cura anche la scenografia, con Federica Furlani, Jacopo Giacomoni, Andrea Gianessi, Marco Puzzello.