La Fondazione Giancarlo Ligabue presenta una straordinaria mostra tra volti deformati, esagerazioni anatomiche, indagini fisiognomiche, figure caricaturali e gallerie di caratteri umani. De’ visi mostruosi non parlo, perché senza fatica si tengono a mente, così si legge tra le annotazioni di Leonardo da Vinci nel Codice Atlantico e nel Trattato della Pittura; e sicuramente rimarranno impresse nelle menti dei visitatori le tante “teste caricate” o “grottesche”, i volti deformi, le figure esagerate o caricaturali realizzate dai grandi artisti attivi in Italia settentrionale tra il XVI e il XVIII secolo.Il nuovo ambizioso progetto dell’istituzione guidata da Inti Ligabue ci proietta in un mondo straniante quanto intrigante, collaterale rispetto al bello, al sublime o all’ideale oggetto privilegiato dalla pittura. Un percorso affascinante, che individua una linea di continuità ‘settentrionale’ dalle teste caricate e grottesche di Leonardo alle caricature di Anton Maria Zanetti e Giambattista Tiepolo nella Venezia del XVIII secolo.In mostra a Palazzo Loredan anche 18 disegni di Leonardo, compresi – per la prima volta in Italia – alcuni fogli della Collezione del Duca di Devonshire.