L’infinito che è in noi

Humanhood tra fisica moderna e misticismo antico
di Chiara Sciascia

Humanhood di Rudi Cole e Júlia Robert Parés presenta al pubblico della 16. Biennale Danza la prima “Dance Theatre Meditation”, esperienza a metà tra performance e viaggio mistico, alla ricerca della consapevolezza del sé.

Fondata nel 2016 dal britannico Rudi Cole e dalla catalana Júlia Robert Parés dopo un viaggio in India per imparare la tecnica del respiro in movimento dall’ex danzatrice Sheela Raj, Humanhood è una compagnia britannica che immediatamente ha suscitato grande interesse grazie al connubio tra danza, scienza e spiritualità presente nei suoi lavori.
Mirando all’eccellenza artistica, Julia e Rudi hanno concepito un linguaggio coreografico somatico ed evanescente e una fluidità di movimento unica, capace di esprimere una sublime sensibilità spirituale. La ricerca alla base del lavoro della Compagnia affonda le proprie radici nel misticismo antico e nella fisica moderna, dalla cui esplorazione emerge in quali molteplici forme e modalità questi mondi apparentemente lontani possano unirsi per dare forma alle esperienze umane. Esplorazioni che hanno portato Humanhood in giro per il mondo a lavorare con un’ampia gamma di creativi multidisciplinari, mettendo in scena produzioni altamente sofisticate, fondendo suoni, luci e movimenti in grado di spostare l’energia, trasportando il pubblico in un luogo al di là dei sensi.
Al Teatro Piccolo Arsenale, il 28 e 29 luglio, Humanhood presenta ∞ {Infinite}, la prima “Dance Theatre Meditation”, spettacolo in cui Julia e Rudi impiegano i propri poteri sciamanici per guidare il pubblico in un viaggio mistico, dove il mondo esteriore della danza magica si fonde con la consapevolezza del sé. Nel corso della loro carriera creativa Julia e Rudi si sono infatti cimentati con la meditazione, la canalizzazione energetica, lo yoga, la fitoterapia e lo sviluppo personale, attingendo al loro potere interiore con l’obiettivo di condividere un’opera d’arte in linea con la missione di elevare la coscienza umana. Questa meditazione di teatro-danza è il culmine del loro personale approccio olistico e definisce un nuovo modo di vivere una produzione di danza in cui l’ambiente teatrale diventa spazio consacrato dove accogliere la realizzazione interiore. Un rituale sacro di movimento, luce e suono che ricorda la danza cosmica di cui siamo tutti parte e il potenziale infinito del nostro futuro divenire.

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