Il Cipriani è pronto per una nuova stagione con Riccardo Canella a dirigere l’intero settore food dell’hotel, oltre alla cucina del ristorante stellato Oro, che riaprirà a maggio per consentire all’executive chef di mettere ogni dettaglio a punto e poter ripartire al meglio, come sempre in casa Belmond Cipriani.
Sarebbe interessante poter tornare agli anni ‘50 del secolo scorso e comprendere, poter toccare con mano quale fosse il fermento che animava Venezia, allora una città viva e vitale, in cui uomini come Giuseppe Cipriani, padre di Arrigo, potevano decidere di realizzare un hotel a pochi minuti da Piazza San Marco, isolato e lontano dai turisti e dalla folla, coinvolgendo nell’operazione le tre figlie del Conte Iveagh, capo della famiglia Guinness, Lady Honor Svejdor, la Viscontessa Boyd of Merton e Lady Bridgit Ness, decisamente entusiaste del progetto sostenendolo attivamente nel suo sviluppo. Al fine di concretizzare il tutto fu allora fondata una società tra Cipriani e le stesse sorelle Guinness e fu acquistata una proprietà di circa due ettari alla Giudecca dove, nel 1958, l’hotel aprì al pubblico. Nel 1976 la famiglia Guinness lasciò il Cipriani a uno dei suoi clienti più fedeli, l’uomo d’affari James B. Sherwood. L’AD di Orient-Express Italia, ora Belmond, rileverà infine il Cipriani per inserirlo tra gli altri hotel della compagnia della collezione Belmond Hotel & Cruises.Da subito il Cipriani è divenuto uno dei punti fermi della migliore ospitalità alberghiera al mondo e nel corso dei decenni ha sempre più incrementato la sua fama di angolo mirabile in una porzione fortunata di cosmo. La parola “lusso” non è adatta a descrivere le atmosfere di questo magico luogo dell’ospitalità. Risulta banale e sminuente, sì, definirle “lussuose”; basta dire semplicemente Cipriani, senza aggiungere altro.
Naturalmente un ruolo rilevante nel consolidare e nel confermare la considerazione internazionale di cui gode questo straordinario hotel lo svolge la ristorazione. Spetta da quest’anno all’executive chef Riccardo Canella il compito di sovrintendere le differenti realtà legate al cibo del Cipriani e la stagione 2022 promette molte novità rivolte agli ospiti interni, ma anche al pubblico esterno, che ha dimostrato negli ultimi due anni, contrassegnati dalle difficoltà di spostamento legate alla pandemia, di apprezzare i servizi offerti, vivendo l’emozione di far parte di un mondo parallelo, che non funziona come l’orchestra del Titanic, bensì istilla gocce di benessere per godere a pieno della joie de vivre. È un tema presente soprattutto nei momenti difficili che superficialmente potrebbe confondersi con un’idea di egoismo. Invece è il contrario, perché immersi nella bellezza i pensieri diventano più lievi: si mettono “fiori nei cannoni”, si costruisce un domani, non si distrugge l’oggi…
Tornando al vento di novità, il Cip’s con la sua cucina classica guidata da Roberto Gatto, ha aperto la sua terrazza protesa verso il bacino di San Marco con l’offerta gastronomica che ne ha fatto un punto di riferimento costante per la migliore ristorazione veneziana. Un luogo privilegiato e unico da cui poter abbracciare con la vista le meraviglie serenissime, con lo stile di sempre, informale e chic al tempo stesso.
Le novità più salienti riguardano Il Porticciolo, ristorante all’aperto accanto alla piscina, che diventa un ristorante di pesce a tutti gli effetti, con un grande assortimento di frutti di mare crudi accompagnati da una selezione importante di Champagne, ampliando lo spazio a disposizione nel prato con anche un grande bancone, un oyster bar che rimanda all’idea di dolce vita, dello stare all’aperto e poter socializzare, oltretutto con la possibilità di arrivare comodamente in barca, con un facile approdo per la sosta. E ancora il Caffè San Giorgio, vicino all’imbarco della navetta che infaticabile trasporta i fortunati happy few dal Cipriani verso San Marco e viceversa, una assoluta novità, aperto tutto il giorno con un fantasmagorico assortimento di pasticceria freschissima all’italiana, sull’esempio di Cova e Marchesi di Milano. Finalmente un angolo in cui i golosi possono celebrare il rito della degustazione di calorie senza rimpianti, con il conforto di un panorama incomparabile e l’alibi del “si vive una volta sola, meglio cogliere l’attimo”.
Il ristorante Oro, stellato Michelin, riapre a maggio, per consentire a Riccardo Canella, il regista di questa complessa operazione di riorganizzazione del settore food, di avere il tempo necessario per mettere ogni dettaglio a punto e poter ripartire al meglio, come sempre in casa Belmond Cipriani. Canella, nato a Padova nel 1985, arriva dal Noma di Copenaghen, in cima alle classifiche mondiali della ristorazione. Così ha commentato il suo sbarco in Laguna: «Come opzione di carriera post Noma, la scelta di entrare a far parte di un brand così grande mi invita a lasciare la mia comfort zone e affrontare una nuova sfida con il mio bagaglio di esperienza all’interno di una struttura così importante come il Cipriani. Voglio portare un po’ di punk e rock n’roll all’interno di qualcosa di classico e vedo una grande opportunità, nonché grande spazio per poter esprimermi. Arrivare a Venezia significa usare tutta la mia conoscenza e professionalità e il mio talento per creare un nuovo linguaggio gastronomico».