Autori, artisti, registi e performer, Daria Deflorian e Antonio Tagliarini, stringono il loro sodalizio artistico nel 2008. A Venezia, in Sala d’Armi, per un numero limitato di spettatori, presentano Sovrimpressioni, performance intima e personale che prende in prestito il titolo dalla raccolta di poesie di Andrea Zanzotto.
Autori, artisti, registi e performer, Daria Deflorian e Antonio Tagliarini, stringono il loro sodalizio artistico nel 2008 grazie a Rewind, omaggio a Cafè Müller di Pina Bausch. Da allora firmano col binomio Deflorian/Tagliarini numerosi progetti: from a to d and back again del 2009, liberamente ispirato alla filosofia di Andy Warhol, Progetto Reality (2011), nato dai diari di una casalinga di Cracovia, da cui sono scaturiti l’installazione/performance czeczy/cose (2011) e lo spettacolo Reality (2012), Premio UBU 2012 per la miglior attrice protagonista a Daria Deflorian. Nel 2014 vincono di nuovo il premio UBU per la miglior novità italiana con Ce ne andiamo per non darvi altre preoccupazioni, che si aggiudica anche il Premio della Critica come miglior spettacolo straniero in Québec, Canada, nel 2016.
A Venezia, in Sale d’Armi, per un numero limitato di spettatori, Deflorian/Tagliarini presentano Sovrimpressioni, performance intima e personale che prende in prestito il titolo dalla raccolta di poesie di Andrea Zanzotto. Ispirato liberamente al film Ginger e Fred di Federico Fellini del 1986, Sovrimpressioni vede i due protagonisti ritrovarsi sulla scena per tornare ad esibirsi in pubblico, spogliati di ogni forma di apparenza e protezione, forse meno amici e più critici di un tempo, per osservare con nostalgia le persone che sono diventate. La paura d’invecchiare, il riconoscimento di tratti caratteriali che non pensavano di avere sono i temi su cui i due performer si confrontano. «Tutto questo ci riguarda nel rapporto che da tempo stiamo intessendo tra biografia e finzione, tra le figure che rincorriamo per conoscerci meglio e il presente, lo sfondo storico che preme sulle nostre scelte, le confonde, le smentisce, le conferma» (Deflorian/Tagliarini).