Una nuova tappa per il progetto di Teatro di Cittadinanza di Mattia Berto, che con i suoi cittadini-attori di tutte le età darà vita ad una inedita performance, accolta questa volta dalla Banca Intesa Sanpaolo di campo Manin, ovvero la vecchia Cassa di Risparmio di tutti i veneziani.
Dopo aver abitato campi e calli, hotel, giardini e case private di Venezia, affrontando i temi classici del territorio e del tessuto sociale della città, quest’anno il regista Mattia Berto con il suo nuovo progetto di Teatro di Cittadinanza, Shylock. Venezia oltre il denaro, ha scelto di indagare, attraverso i suoi laboratori con partecipanti di tutte le età, il rapporto tra la città e il denaro e di conseguenza il rapporto che ognuno di noi ha con esso.
Dopo il successo della performance dello scorso dicembre, I soldi fanno la felicità?, che ha visto i sessanta performer-cittadini in scena nell’inaspettato ‘teatro’ offerto dall’Aula del Tribunale di Venezia a Rialto, domenica 25 febbraio un altro luogo simbolo dell’economia e della storia contemporanea della città, la Banca Intesa Sanpaolo di Campo Manin, si animerà grazie
ad una nuova performance site-specific, che andrà a raccontare e mappare le “condizioni di vita” dei veneziani, con la performance Incassa con classe! Sopravvivenza economica e sociale nella città.
Parallelamente al progetto Shylock realizzato con il Teatro Stabile del Veneto, Mattia Berto prosegue instancabile il suo lavoro in città, ma non solo. A partire dal 27 febbraio alla Fondazione Querini Stampalia il regista condurrà il laboratorio Shall we go? per adolescenti dai 14 ai 20 anni, completamente gratuito e sostenuto, tra gli altri, dalla storica azienda veneziana Rubelli. Il laboratorio per i giovanissimi si concluderà a marzo con una performance negli spazi della Fondazione e avrà come ispirazione un classico del teatro dell’assurdo: Aspettando Godot di Samuel Beckett.
A Mestre, a partire da marzo, il Teatro di Cittadinanza proporrà all’M9 un nuovo laboratorio con AIPD – Associazione Nazionale Persone con Sindrome di Down, per ribadire ancora una volta come il teatro possa e debba essere un potente motore di inclusione. Nello stesso mese partirà una nuova esperienza di Teatro di Cittadinanza al Teatro Mario Del Monaco di Treviso. Dopo aver costruito negli anni precedenti una performance all’interno del Teatro e una al Mercato del pesce, Mattia Berto chiede quest’anno ai trevigiani di aprire le porte di una casa privata del centro storico per renderla un palcoscenico unico, intimo e personale, dove tornare all’essenza del confronto e della condivisione del rituale di parole, corpo ed emozioni vissute attraverso la lente del teatro. Il teatro è cittadinanza!