In quella selva oscura

Olmo Missaglia 'fotografa' i millennials nella foresta
di Chiara Sciascia

Torna al Festival Olmo Missaglia, vincitore dell’edizione 2021 del bando College Registi under 35 con Una foresta, prodotto dalla Biennale di Venezia.

Nato a Lecco nel 1991, Missaglia si laurea in arti visive allo IUAV per poi studiare regia e scenografia all’Istituto Nazionale Superiore di Arti e Spettacolo di Bruxelles. Ha collaborato con Paola Pisciottano per cui ha curato la drammaturgia di EXTREME/MALECANE, debuttando al Festival Emulation del Théâtre de Liège, è stato assistente alla regia di Alex Cornil e Sara Amari e ha partecipato a diversi festival. Nelle parole di ricci/forte quello di Missaglia è uno «sguardo poetico puro e inatteso», capace di fotografare la propria generazione con tutti i suoi traumi e sogni rubati.
Una foresta è uno spettacolo di millennials sui millennials: tre giovani sconosciuti si ritrovano in una radura durante una notte di inizio estate; non parlano la stessa lingua, vengono da luoghi differenti, ma si trovano nello stesso luogo, con addosso tutti una gran voglia di muoversi. Missaglia disegna con fraseggio simbolico e sospeso un perimetro liminale, onirico, dove il «sorriso ironico di una esistenza surreale riesce ad allargare le maglie di un ordito consunto da una società colonizzatrice», scrivono ricci/forte nella Motivazione. Il lavoro di Missaglia dimostra come «nuove tecniche fantastiche di racconto possano abitare lo spazio scenico sfuggendo agli echi di un sociale omologante, anche espressivo, a favore di un alfabeto nuovo, Altro, e di una selva reale […] da abitare senza indugi in quello zirlare di suoni e lemmi scono-sciuti tra loro ma che insieme compongono una cordata orchestrale risolutiva: l’evocazione di una geografia teatrale del Possibile».

ricci/forte presentano la 50. Biennale Teatro al grido di "Rot"!

Rot

50. Festival Internazionale di Teatro de La Biennale di Venezia

VeNewsletter

Ogni settimana

il meglio della programmazione culturale
di Venezia