Spazio d’elezione per la formazione e la sperimentazione, Biennale College Teatro si conferma anche quest’anno uno dei cardini del programma del Festival, con tre nuove produzioni affidate ad autori e registi under 40, e una fitta rete di laboratori condotti da maestri della scena internazionale.
Regista, marionettista e drammaturga, Mariasole Brusa classe 1991, vincitrice del bando Regia 2024-25, presenta in forma definitiva e in prima assoluta il suo progetto Golem_e fango è il mondo, spettacolo visivo e poetico che mescola teatro di figura, animazione, materiali d’archivio. L’opera prende le mosse dalla leggenda del Golem e dal trauma dell’alluvione in Romagna del maggio 2023, offrendo una riflessione materica e simbolica sul rapporto tra uomo e natura. Attiva tra Italia e Francia, Brusa lavora da anni sul corpo, la marionetta e l’oggetto animato, integrando esperienze internazionali e formazioni interdisciplinari.
Dedicati alla scrittura, i due progetti vincitori del bando Drammaturgia 2024-25 portano in scena linguaggi e sensibilità diverse. Tacet di Jacopo Giacomoni, in forma di mise en lecture a cura di Silvia Costa, costruisce una partitura teatrale attorno al silenzio, articolata in quattro movimenti: un’indagine sul tempo condiviso, sull’attesa e sulla memoria collettiva. Giacomoni, attivo con la compagnia Malmadur dal 2013, combina scrittura strutturalista e dispositivi partecipativi, lavorando tra teatro, filosofia e performance sonora.
Orge per George di Athos Mion, diretto da Arturo Cirillo, è un testo esplicito, ironico e visionario che racconta una formazione sentimentale e sessuale attraverso un percorso frammentato, animato da ventiquattro personaggi e interpretato dagli allievi e dalle allieve della Scuola del Teatro Nazionale di Napoli, di cui Cirillo è direttore dal 2024.
A fianco delle messinscene, il College propone un fitto calendario di laboratori, coerente con l’orientamento pedagogico della direzione artistica: centralità del corpo, attenzione all’attore, lavoro sulle “azioni fisiche”. Tra i docenti, Eugenio Barba e Julia Varley, Richard Schechner, Thomas Richards, Giorgio Sangati, Sandra Toffolatti, Yana Eva Thönnes, Princess Bangura, Romeo Castellucci, Gardi Hutter. Un percorso speciale sarà avviato da Davide Iodice, con uno sguardo sul disagio urbano e umano, destinato a una creazione futura.
Completano il quadro il workshop di critica teatrale guidato da Roberta Ferraresi, il progetto Scrivere in residenza dell’Asac – Archivio Storico della Biennale a cura di Katia Ippaso, e un ciclo di incontri e conversazioni con gli artisti condotti da Maddalena Giovannelli e Lorenzo Pavolini.
Willem Dafoe debutta alla direzione di Biennale Teatro tra grandi maestri e nuove voci