A forza di braccia

Venezia celebra la tradizione
di Fabio Marzari

Il 4 settembre appuntamento con la Regata Storica, festa di colore e sport per rivivere la sfida di voga alla veneta.

Il 4 settembre torna puntuale la tradizionale Regata Storica che prima di farsi sfida remiera nella seconda parte del pomeriggio, con varie tipologie di imbarcazioni che si affrontano in gare molto combattute sia agonisticamente che dal punto di vista della partecipazione popolare, si apre con la rievocazione del corteo di barche addobbate a festa nell’omaggio a Caterina Cornaro, ultima regina di Cipro, isola che donò o meglio dovette forzatamente “concedere” alla Repubblica Serenissima. In cambio Caterina venne confinata ad Asolo, dove seppe trarre onor dall’essilio, prendendo a prestito vocaboli danteschi, e creare un importantissimo cenacolo culturale che rivestì fondamentale importanza nella produzione letteraria dell’epoca. Per raccontare il corteo di barche che sfila lungo il Canal Grande, rimandando alla potenza quasi invincibile della Serenissima di allora, risulta difficile trovare aggettivi adatti senza cadere nella retorica delle troppe iperboli, tuttavia non è mai trascurabile l’effetto spettacolare che pur nella ripetitività delle azioni, coinvolge emozionalmente sempre il pubblico, che riesce solo in piccola parte a immaginare la ricchezza di una città che quasi aveva saputo piegare le acque alle sue esigenze anche architettoniche.

Il Canal Grande infatti è il riferimento continuo di una estetica mutevole che si alleava con le correnti, che continuano dopo secoli e secoli a lambire le forme dei palazzi, in un reciproco scambio pietra/acque. Una novità importante per il 2022 è data, dopo 25 anni dall’ultimo varo di nuove imbarcazioni, 10 mascarete colorate destinate ad equipaggi femminili, uscite da pochissimo dallo squero Tramontin per opera dei maestri d’ascia Silvia Scaramuzza e Francesco Stenghel. La sfida più importante rimane quella dei gondolini che chiude la Regata. Una prova di forza e di astuzia tattica nel trovare la posizione migliore per poter letteralmente sfrecciare con possenti colpi di remo lungo il Canal Grande tra due ali di folla che si assiepa in ogni apertura rivolta al campo, anzi al canale di gara di ineguagliabile bellezza. Una sfida che porta spesso con sé polemiche e ricorsi, basata sulla capacità di condurre un’imbarcazione a due piuttosto estrema, scafo leggero e molto robusto per poter sopportare la potente azione dei regatanti, con una struttura rinforzata da appositi tiranti nei punti di massima sollecitazione. Campioni del remo, così si chiamano comunemente a Venezia.

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