L’impronta conservata

Venezia celebra il Giorno del Ricordo
di Davide Carbone

Venezia e Mestre si inseriscono nel palinsesto nazionale delle iniziative con eventi che ci riportano a quel terribile biennio 1943-45.

«La Repubblica riconosce il 10 febbraio quale Giorno del Ricordo al fine di conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale». Così recita la Legge n. 92 del 30 marzo 2004, al netto di ogni polemica che immancabilmente nel nostro Paese distoglie lo sguardo dal fulcro dell’evento di cui si deve tramandare il ricordo, per imparare dai propri devastanti errori, anche se irreparabili. Venezia e Mestre si inseriscono nel palinsesto nazionale delle iniziative con eventi che ci riportano a quel terribile biennio 1943-45, quando sul finire della Seconda Guerra mondiale una feroce campagna di intolleranza eliminò fisicamente ogni oppositore di ideologie trasversali.

Tra gli appuntamenti in programma, il 23 febbraio la sede veneziana del Consiglio d’Europa ospita, alla presenza della direttrice Luisella Pavan- Woolfe, di Alessandro Cuk, Vice Presidente Nazionale A.N.V.G.D e dell’autore Dino Messina, la presentazione del libro La storia cancellata degli italiani. Il 10 febbraio l’Università Ca’ Foscari inaugura nella Tesa 1 del CFZ – Cultural Flow Zone la mostra Venezia e l’Adriatico tra Istria e Dalmazia: storia, cultura e sanità pubblica (XVII-XX secolo), dedicata ai rapporti culturali, sociali e commerciali che intercorrevano tra Venezia, Istria e Dalmazia durante la Repubblica, e come si sono mantenuti dopo la sua caduta, con attenzione particolare rivolta agli scambi culturali, nella stampa e commercio dei libri, e alle pratiche di gestione della sanità pubblica condivise tra i tre luoghi. Nello stesso giorno, spazio alla conferenza Venezia e l’Adriatico, durante la quale il professor Antonio Trampus conversa con Alessandro Marzio Magno sul suo libro Venezia una storia di mare e di terra (Laterza). Particolarmente vivace il dibattito editoriale, che vede all’M9 di Mestre la presentazione della graphic novel di Stefano Zecchi Una vita per Pola. Storia di una famiglia istriana e all’Ateneo Veneto l’incontro sul libro Pola. Città perduta. L’agonia, l’esodo (1945-47) di Roberto Spazzali, con Edoardo Pittalis a conversare con l’autore.

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