(2022, Iran, 107')
Shakib – interpretato dal celebre attore iraniano Mohsen Tanabandeh – vive giorno per giorno il dramma della precarietà e del lutto: privo di fissa dimora, è ancora provato dalla perdita di moglie e figlio, nonostante abbia una nuova compagna. Un giorno, in modo del tutto inaspettato, viene assunto per lavorare in un set cinematografico. È un’opportunità irrinunciabile: l’occasione per provare a mettere ordine nel caos. Durante la lavorazione del film, incentrato sugli orrori perpetrati dalla dittatura hitleriana, le cose però degenerano precipitosamente e Shakib, sull’orlo del collasso collettivo, dovrà fronteggiare inattese difficoltà per non perdere tutto ciò che era finalmente riuscito a costruire…
Attore, tanto di cinema e televisione quanto di teatro, direttore, sceneggiatore e montatore iraniano, Houman Seyedi (Rasht, 1980) ha diretto i corti 35 Meters Below Sea Level e Blue-Tooth (2007) che gli sono valsi diversi premi al Tehran International Short Film Festival. Africa (2010), il suo primo lungometraggio, viene premiato al 29. Fajr International Film Festival; seguono Thirteen (2011), The Sound and the Fury (2016), Sheeple (2018) e la serie in 15 episodi The Frog (2020-2021).