Da quasi quattro secoli a Venezia si celebra uno degli eventi topici del calendario serenissimo, ancora molto sentito dai veneziani di acqua e di terraferma che difficilmente mancano l’appuntamento in massa per venerare l’icona bizantina della Mesopanditissa, che salvò miracolosamente Venezia da una terribile pestilenza nel 1630/31. È la Festa popolare per eccellenza, scandita da momenti irrinunciabili come la visita alla Basilica della Salute percorrendo il ponte votivo di imbarcazioni che attraversa il Canal Grande, l’accensione di una candela in onore dell’icona della Madonna delle Grazie, l’unione tra sacro e profano che come buona regola vede l’aspetto culinario al centro, con il croccante dolce e la castradina (piatto a base di montone affumicato) a fare da tappe obbligate di una giornata scolpita nel cuore dei veneziani.