Poeta, traduttore, psichiatra, professore di psicologia clinica, Boris Chersonskij, è nato nel 1950 a Černivci, Ucraina, da famiglia ebrea. In gioventù milita per alcuni anni nella dissidenza, collaborando con vari organi dell’emigrazione. A partire dagli anni ’90 i suoi versi vengono pubblicati su riviste russe e ucraine e nel 2006 esordisce con Archivio familiare, suo primo libro di poesie, vincitore del premio Literaris nel 2010. Seguono Area in costruzione (2008) e Fuori dal recinto (2008). In qualità di vincitore del premio del Joseph Brosdky Fellowship Fund nel 2008 trascorre un soggiorno in Italia, paese a cui dedica i versi che raccoglie in Foglio di marmo (edizione italiana a cura di C. Scandura nel 2010). Tra i lavori più recenti: Missa in tempore belli (2014) ispirato al conflitto russo-ucraino, e Libro aperto (2015) che raccoglie i testi apparsi sulla sua pagina Facebook. Il suo sostegno all’Ucraina indipendente e l’ostilità ai movimenti filorussi gli sono costati minacce e un attacco terroristico contro la sua casa di Odessa.
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