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Il latte dei sogni
La Chiesa di Santa Maria del Pianto, raro esempio di architettura barocca veneziana, torna al centro dell’attenzione grazie alla conferenza organizzata dalla Fondazione Svizzera Pro Venezia, ospitata dal Consolato di Svizzera a Venezia negli spazi di Palazzo Trevisan degli Ulivi.
L’incontro, dal titolo “Santa Maria del Pianto. Proposte per il restauro e nuovi scenari”, intende aprire un dialogo sul futuro di questo importante edificio sacro, realizzato nel 1646 su progetto dell’architetto Francesco Contin, ticinese d’origine e figura centrale nell’ambiente edilizio veneziano del Seicento. Tra le sue opere principali, oltre a Santa Maria del Pianto, si ricordano le chiese dell’Anzolo Rafael, di Sant’Anna e di Sant’Agostin, nonché numerosi interventi su edifici civili.
Alla serata interverranno Francesco Trovò, professore associato di Restauro Architettonico all’Università IUAV di Venezia, e Giacomo Faralli, giovane architetto autore di una tesi magistrale dedicata proprio a Santa Maria del Pianto, discussa nel 2024. Il progetto di Faralli propone un intervento di restauro attento e sostenibile, volto a valorizzare il potenziale dell’edificio nel rispetto della sua identità storica. L’idea è quella di favorirne la riapertura come spazio polifunzionale, in grado di ospitare sia funzioni liturgiche – in continuità con l’uso attuale come cappella dell’adiacente ospedale – sia attività culturali e sociali, restituendo così vitalità a un bene oggi poco conosciuto ma ricco di storia. Attualmente proprietà dell’Azienda ULSS 3 Serenissima, la chiesa potrebbe dunque ritrovare un ruolo attivo nella vita cittadina, grazie a un piano di intervento che integra conservazione, accessibilità e aggiornamento impiantistico.