Il festival riguarderà la musica come linguaggio non verbalizzato, come linguaggio autoreferenziale e assoluto.In programma grandi lavori di musica scritta, come il tentativo più raffinato di trascrivere flussi acustici di suoni in un codice simbolico ipercomplesso, ma anche la musica non scritta, musica speculativa improvvisata. Il festival mostrerà lo stato dell’arte di questa disciplina alchemica e impressionante, il laboratorio dei compositori e degli esecutori più rigorosi e inventivi, che producono partiture, programmi, codici ed esecuzioni dal vivo di musiche senza alcun riferimento extra-musicale. La musica pura, sogno del romanticismo e miraggio di tutti i musicisti della storia, trova i suoi spazi nella Venezia storica e contemporanea, coinvolgendo il grande pubblico di questi anni.