Gli elementi distintivi delle pellicole slasher, sottogenere del cinema horror che continua a essere riproposto con successo sul grande schermo e nelle piattaforme streaming, devono essere, oltre alla serie di ammazzamenti all’arma bianca e la trama particolarmente elementare ad un primo impatto, l’aver per protagonisti un gruppo di giovani (hippie) peccaminosi o comunque di persone con qualche scheletro nell’armadio. Elementi seminali di questo filone si possono trovare già nello Psycho hitchcockiano: la sequenza della doccia, slasher allo stato dell’arte, fa da apripista a un nuovo livello di violenza visiva che è uno shock per l’epoca. Ma il vero capostipite dello slasher è Reazione a catena di Mario Bava, uscito anche con il titolo Ecologia del delitto (1971), ma già il regista aveva plasmato la materia con Sei donne per l’assassino (1964) e 5 bambole per la luna d’agosto (1970), quest’ultimo con rimembranze dei Dieci piccoli indiani di Agatha Christie. Le similitudini del film di Bava con il Venerdì 13 del 1980 di Sean S. Cunningham, che lancia la saga dell’omicida Jason Voorhees, sono a dir poco imbarazzanti.
Sul versante statunitense è il 1974 l’anno dei primi due slasher: Black Christmas (Un Natale rosso sangue) di Bob Clark ed il cult Non aprite quella porta di Tobe Hooper che aprono la strada a Halloween – La notte delle streghe del 1978 diretto da John Carpenter, altra saga cinematografica che arriva fino ai giorni nostri, e Le colline hanno gli occhi dell’anno prima di Wes Craven. Quest’ultimo regista, famoso per le due saghe cinematografiche Nightmare con protagonista Freddy Krueger e Scream, è stato per tutta la sua carriera legato a questa tipologia di film. Nel nuovo millennio molti sono i registi che hanno omaggiato gli archetipi slasher riscrivendone i canoni, si pensi ai film di Rob Zombie La casa dei 1000 corpi del 2003 e La casa del diavolo del 2005 e al francese Alta tensione del 2003 diretto da Alexandre Aja.
Cosa si cela nel passato di un assassino? Quali i traumi che a volte trasformano radicalmente l’animo placido e affabile di un individuo? Domande legittime per uno spettatore interessato a raschiare fino in fondo il background di Pearl, la vecchia ninfomane pluriomicida prot...