L’European Cultural Centre ospita i prestigiosi ECC Awards durante la giornata di chiusura della mostra di architettura Time Space Existence, il 26 novembre dalle ore 10.30 a Palazzo Mora.
Gli ECC Awards sono importanti riconoscimenti che ogni anno vengono assegnati ai progetti di spicco nelle mostre d’arte e di architettura organizzate dell’European Cultural Centre. Dal 2010 diversi artisti, architetti, designer e accademici sono stati premiati, ricevendo un riconoscimento e un’opera d’arte in edizione limitata dell’artista olandese René Rietmeyer, fondatore dell’European Cultural Centre stesso.
Per la prima volta quest’anno, è stato chiesto ad un gruppo di stimati esperti del settore di selezionare i vincitori dei premi per le categorie di Architettura, Design, Progetto Universitario e Installazione Artistica. I quattro progetti vincitori verranno scelti guardando ad una serie di lavori precedentemente selezionati dal ECC team. La giuria è composta da Christele Harrouk, redattrice di ArchDaily, Renato Turri, CEO e partner di World-Architects, e Ursula Schwitalla, storica dell’arte, curatrice e co-fondatrice dei DIVIA Awards.
Nella mostra biennale Time Space Existence, più di 217 progetti sono esposti negli spazi di Palazzo Mora, Palazzo Bembo e nei Giardini della Marinaressa, nel cuore di Venezia. La mostra diventa una piattaforma dove professionisti di diverse discipline presentano le loro visioni sullo stato dell’architettura e dell’ambiente costruito al giorno d’oggi.
Un gruppo internazionale ed eclettico di architetti, designer, artisti, accademici e fotografi provenienti da 52 Paesi diversi, ha richiamato l’attenzione sulla sostenibilità nelle sue numerose forme, focalizzandosi sull’ambiente e il paesaggio urbano, ma anche dando vita a conversazioni su innovazione, riuso, comunità e inclusione. In risposta al cambiamento climatico, i progetti esposti hanno investigato le nuove tecnologie e i metodi di fabbricazione che riducono il consumo energetico attraverso una progettazione circolare, oltre che a presentare materiali da costruzione innovativi, organici e riciclati. I partecipanti hanno anche affrontato questioni di giustizia sociale, presentando soluzioni abitative pensate per le comunità sfollate e le minoranze, mentre altri hanno esaminato le tensioni tra l’ambiente urbano costruito e la natura circostante, individuando opportunità di coesistenza.
Immagine in evidenza: Florian Busch. Time Space Existence 2023, Palazzo Mora, © Federico Vespignani