81. Venice Film Festival
80. Venice Film Festival
79. Venice Film Festival
The Biennale Arte Guide
Foreigners Everywhere
The Biennale Architecture Guide
The Laboratory of the Future
The Biennale Arte Guide
Il latte dei sogni
Durante il workshop HS Architekten affronta il tema delle opportunità e delle sfide di un’edilizia rispettosa del clima e della densità demografica con un’impronta ecologica ridotta per ambienti urbani sostenibili.
I quattro progetti presentati nella mostra Time Space Existence di HS Architekten si concentrano sulla conservazione del patrimonio edilizio urbano, sulla creazione di spazi interni alla città senza risanare il suolo e sull’uso del legno come materiale da costruzione. Seguono quindi il principio della conservazione delle risorse e della costruzione circolare nel senso degli “Obiettivi per un’architettura positiva per il clima”.
I progetti saranno messi a confronto con le esperienze dello studio in un progetto attualmente in corso a Berlino, l’Atelier Gardens Campus, dove i processi circolari e l’urban mining vengono sperimentati in un vero e proprio laboratorio a più livelli. I contributi ritraggono due facce dell’edilizia: da un lato, il progetto nel suo complesso, con l’immagine dell’edificio come bene di consumo e tutte le aspettative associate di uno spazio abitativo e lavorativo funzionale; dall’altro, le catene invisibili di materiali da costruzione che vi stanno dietro, che di solito sfuggono alla percezione e vengono ancora smaltiti come rifiuti, di solito in modo lineare, dopo il periodo di utilizzo, distruggendo così non solo risorse ma anche capitale.
I contributi ritraggono due facce dell’edilizia: da un lato, il progetto nel suo complesso, con l’immagine dell’edificio come bene di consumo e tutte le aspettative associate di uno spazio abitativo e lavorativo funzionale; dall’altro, le catene invisibili di materiali da costruzione che vi stanno dietro, che di solito sfuggono alla percezione e vengono ancora smaltiti come rifiuti, di solito in modo lineare, dopo il periodo di utilizzo, distruggendo così non solo risorse ma anche capitale.
Le domande che si pongono sono: “Come possiamo collegare con successo gli attori delle diverse aree di costruzione e come possiamo, come progettisti, garantire che le catene lineari si chiudano in un cerchio?”; “Quali sono i vincoli economici e politici e come può l’architettura superare in astuzia i processi legislativi e politici, notoriamente lenti?”; “Cosa può imparare una città come Berlino dalle condizioni urbane di Venezia e viceversa?”.