Se ancora oggi l’eredità tecnica del Buchla è alla base di software e sintetizzatori virtuali, solo negli ultimi anni il suo utilizzo pratico ha trovato nuova linfa grazie a musicisti capaci di evidenziarne il potenziale in chiave contemporanea. Tra questi, spicca il progetto Solar Pulsers, collettivo che ha riportato lo strumento al centro della scena attraverso un approccio in cui si fondono sintesi modulare, improvvisazione e arti visive. Formato da Sara Berts, compositrice e sound artist, Paolo Dellapiana, sperimentatore musicale, e Giorgio Li Calzi, trombettista e produttore, il trio esplora paesaggi sonori in continua evoluzione attraverso composizioni frutto di improvvisazioni controllate, caratterizzate da texture complesse capaci di sfaldare le convenzioni tradizionali. Il loro prossimo concerto, in programma il 15 marzo al Teatrino di Palazzo Grassi, è parte di Nu Fest, il festival di musica elettronica e contemporanea organizzato da Veneto Jazz nato nel 2007 da una passione, quella di Marcello Mormile, direttore artistico della rassegna scomparso nell’ottobre 2020, ma sempre presente nello spirito che ne anima ogni edizione, ogni concerto. Negli spazi della Fondazione Pinault il trio si esibisce insieme al visual artist Giampo Coppa, noto per i suoi show psichedelici, creando un’esperienza totalizzante in cui suoni, colori e immagini trasportano il pubblico nell’ipnotico vortice della sperimentazione. Un’occasione unica per immergersi in acque inesplorate e lasciarsi travolgere dalle onde anomale dei Solar Pulsers, per cui passato, presente e futuro non smettono mai di mescolarsi.
