81. Venice Film Festival
80. Venice Film Festival
79. Venice Film Festival
The Biennale Arte Guide
Foreigners Everywhere
The Biennale Architecture Guide
The Laboratory of the Future
The Biennale Arte Guide
Il latte dei sogni
Les Contes d’Hoffmann di Jacques Offenbach inaugura la Stagione Lirica e Balletto 2023-2024 della Fondazione Teatro La Fenice di Venezia, con prima in diretta a partire dalle 18 su Radio Rai 3. Titolo che mancava dal cartellone feniceo dal 1994, è in scena al Teatro La Fenice in una nuova messinscena con la regia di Damiano Michieletto e la direzione musicale di Frédéric Chaslin, alla testa di Orchestra e Coro del Teatro La Fenice. Interpreti principali Ivan Ayon Rivas, Alex Esposito, Carmela Remigio, Veronique Gens, Rocío Pérez. L’allestimento – una produzione internazionale in coproduzione con Sidney Opera House nell’anno delle celebrazioni per il cinquantesimo anniversario, Royal Opera House of London e Opéra National de Lyon – sarà in scena il 24, 26, 28, 30 novembre e 2 dicembre 2023. L’inaugurazione di Stagione si avvale del sostegno del Freundeskreis des Teatro La Fenice. Opéra-fantastique in un prologo, tre atti e un epilogo di Jules Barbier, I racconti di Hoffmann prendono origine letteraria dal dramma omonimo di Jules Barbier, tratto a sua volta da una pièce scritta nel 1851 assieme a Michel Carré e ispirata ai tre racconti fantastico-demoniaci di E.T.A. Hoffmann (L’uomo della sabbia, La storia del riflesso perduto e Il violino di Cremona). Fu composta da Offenbach nel 1880 e rappresentata nel febbraio dell’anno successivo all’Opèra- Comique di Parigi. «Ho pensato ai Contes d’Hoffmann come a un viaggio nel tempo – ha dichiarato il regista veneziano Damiano Michieletto – uno sguardo nelle diverse età della vita del protagonista: il bambino, il ragazzo, il giovane uomo già disilluso, tutte riflesse nelle protagoniste femminili Olympia, Antonia e Giulietta. Stella chiuderà la vicenda distruggendo le illusioni di Hoffmann, un po’ come fosse lei stessa il diavolo. Lui si troverà solo, in compagnia di tutti i simboli del suo passato fantastico, che costituiscono il suo universo poetico».