Contrasto tra contrasti

Il tour di Malika Ayane arriva al Toniolo il 16 novembre
di Giada Zuecco

Appuntamento a Mestre per il viaggio teatrale di Malika Ayane, tra introspezione personale ed empatia con il pubblico.

Non c’è io senza noi, non c’è yin senza yang, non c’è bianco senza nero, non c’è qui senza là. Persone, emozioni, spazi: il mondo è un vortice di vedo-non-vedo, di chiaroscuri con-fusi, di contrasti che collimano ma si intrecciano, e proprio su questi gioca e si diverte la voce ridente ma delicata, determinata ma premurosa di Malika Ayane. Nata nella periferia di una città fuori grande e dentro minuscola come Milano da padre marocchino e madre italiana, l’artista classe 1984 reca dentro di sé la forza della diversità e lo splendore dell’umiltà. Il sogno della piccola Malika di diventare una cantante si avvera e persiste: a soli 11 anni inizia a studiare al Conservatorio Giuseppe Verdi del capoluogo lombardo e, nello stesso momento, entra a far parte dell’ensemble del Coro di voci bianche dell’Accademia Teatro alla Scala, dove viene selezionata anche come solista da personalità prestigiose come Riccardo Muti, che la sceglie all’interno del Macbeth. L’ambiente del teatro, «uno spazio libero, un foglio bianco», insomma, osa confessare, «il posto più bello del mondo», diventa lo sfondo protagonista del suo tour autunnale, che prende il via ufficialmente il 10 novembre dall’Auditorium Santa Caterina a Trento.

In particolare, il 16 novembre si illumina il palco del Toniolo di Mestre, pronto ad accogliere nel gioco di luci umane le sfumature più lampanti e insieme quelle più intime delle realizzazioni dell’artista, che concepisce ogni tappa del tour teatrale come un’apertura esplorativa, un momento per scuotere insieme il sipario di più di 15 anni di carriera e tendere la mano verso la scoperta dell’interiorità timida e dell’umanità ardente gridata dai suoi brani. La musica dal vivo, il suono più tradizionale, la voce di sempre con le persone di sempre: pochi ingredienti per una connessione che vuole essere autentica, tra brani di successo e altri mai cantati in live. E di successi la cantante milanese non smette di collezionarne: nel 2008 esce il suo primo album dal titolo eloquente, Malika Ayane, in cui compare il primo singolo Sospesa; l’anno successivo scende già le scale del Teatro Ariston, in occasione del Festival di Sanremo, presentandosi con il brano pluripremiato Come foglie, un’occasione che si riproporrà l’anno dopo con Ricomincio da qui, brano anch’esso oggetto di riconoscimento dalla critica e dal pubblico. Nel frattempo esce il secondo album Grovigli, a cui seguono Ricreazione nel 2012 e Naif, album di Senza fare sul serio, nel 2015, anni in cui si riconferma a Sanremo, con brani come E se poi e Adesso e qui (nostalgico presente). Tra gli album Domino (2018) e Malifesto (2021), e altri due impegni a Sanremo, non mancano collaborazioni importanti, nomination internazionali e continui progetti di sperimentazione musicale. Tra i due piani sotto e sopra del Toniolo echeggerà anche l’ultimo singolo Sottosopra, uno stato di confusione e di risveglio, una vita di contrasti che, nel gioco della definizione, trovano armonia.

VeNewsletter

Ogni settimana

il meglio della programmazione culturale
di Venezia