A San Pietro di Castello “Enologismi” animerà per oltre due mesi i _docks_ cantieri cucchini con un fitto calendario di eventi in cui il gusto si intreccia con musica, arte, storia e fotografia con l’intento di avvicinare in modo originale appassionati, curiosi e cultori dell’enogastronomia e non solo.
A San Pietro di Castello, una parte di Venezia che negli anni ha dimostrato una nuova energia e vitalità grazie soprattutto alla Biennale e a un pubblico numeroso e internazionale, che ha scoperto spazi inconsueti, ex cantieri navali e officine, riconvertiti all’arte e all’architettura, è in programma dal 20 gennaio al 30 marzo 2024 Enologismi, un neologismo che identifica un pensiero e un nuovo movimento “cultural-enologico” che si traduce in un fitto calendario di eventi in cui il gusto si intreccia con musica, arte, storia e fotografia con l’intento di avvicinare in modo originale appassionati, curiosi e cultori dell’enogastronomia e non solo.
Nei _docks_ cantieri cucchini, TESA 2, squeri e cantieri nautici costruiti a cavallo tra il XIX e il XX secolo sapientemente recuperati da Francesco Cucchini, proprietario dei Cantieri Cucchini, Laura Riolfatto, visual artist, sommelier e wine&food stylist, ideatrice del progetto, invita a scoprire la sua creatura: «Enologismi ha la finalità di far conoscere, tramite la degustazione, l’assaggio, il racconto e la fotografia, alcune tra le eccellenze enogastronomiche italiane, attraversando l’identità dei territori vocati, tramite le aziende e le persone che ogni giorno si dedicano alla nostra agricoltura per renderla sempre migliore… Il territorio è un luogo che si identifica attraverso una comunità di persone. Sono le persone che legano le emozioni alle terre, attraverso le loro esperienze sociali, culturali, politiche e relazionali. Questo rappresenta un valore aggiunto e un patrimonio da far conoscere. L’Italia è un immenso giardino botanico, uno dei Paesi europei più ricchi di biodiversità, con una grande varietà di zone climatiche e geologiche, oltre a una flora estremamente diversificata. La nostra storia, la nostra cultura e la nostra agricoltura si sono formate in questo contesto. Su tutte, la viticoltura nel corso dei secoli ha saputo modificare e plasmare i territori, aggiungendo valore ed emozioni a molte aree rurali, in un contesto culturale dove il vino continua a rappresentare e a identificare le persone e la terra in cui viene prodotto».
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