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Il latte dei sogni
Il più bel romanzo di Massimo Carlotto sbarca a teatro. Giuliana De Sio è la misteriosa e conturbante Signora del martedì.
De La signora del martedì si è scritto che è uno dei romanzi più belli di Massimo Carlotto. Un libro in cui l’autore, dopo 25 anni di noir “duro e puro”, concede spazio ad altro, si diverte con i toni della commedia e del melò, esplora la categoria del corpo e di cosa succede quando personaggi che hanno vissuto la prostituzione devono misurarsi con la vecchiaia e un’esistenza che non ammette la rivendicazione del passato, anzi. Da qui arriva la storia di tre personaggi unici, da cui lo spettatore farà fatica a staccarsi: quella di Alfonsina Malacrida, Nanà, che da nove anni ogni martedì si compra un’ora d’amore dall’attore porno in disarmo Bonamente Fanzago, gigolò nei momenti di magra, che ora è rimasto con quest’unica cliente: la Signora del martedì, appunto.
Gli incontri avvengono in una pensione dove Bonamente alloggia da quindici anni, gestita dal signor Alfredo, che desidera essere trattato «come una inequivocabilmente bella donna» e gira sempre in abiti femminili. È in questo scenario à la Almodovar che irrompe quasi inaspettato il cambio di rotta: durante uno degli incontri del martedì, di cui in teoria non dovrebbe sapere nulla nessuno, si presenta alla pensione un giornalista senza scrupoli, vuole fare delle domande a Nanà sul suo passato…
Parte da qui uno stato di tensione, di trepidazione che prosegue per tutto lo spettacolo e accompagna lo spettatore fino all’imprevedibile conclusione. In scena, diretta da Pierpaolo Sepe, Giuliana De Sio dà letteralmente corpo a un testo intriso di torbida sensualità ma anche di dolcezza e di grazia, arricchito da un’ironia elegante e tagliente che produce leggerezza e sorriso. Un testo il cui titolo è un dichiarato omaggio dell’autore a La donna della domenica di Fruttero e Lucentini, «una coppia di autori che ha sempre giocato con le regole del genere».