L’opera è reale

Il metateatro di Kurt Weill al Malibran
di Nicolò Ghigi

Farsa e tragedia convivono sul palcoscenico in un capolavoro che celebra il grande teatro e la grande letteratura.

Il gusto per la sperimentazione che ha caratterizzato tutta l’arte della prima metà del Novecento riguardò naturalmente anche il teatro, sia quello in prosa, sia, soprattutto, quello musicale. L’evoluzione di entrambi si può dunque cogliere al meglio in una Literaturoper, ossia in un’opera in musica che segue pressoché alla lettera il testo della sua fonte, senza gli adattamenti librettistici in uso fino a pochi decenni prima: è il caso del Der Protagonist, originariamente una pièce in prosa del prolifico e poliedrico drammaturgo espressionista Georg Kaiser pubblicata nel 1920, divenuta sei anni dopo il primo successo nel teatro musicale dell’allora ventiseienne Kurt Weill, uscito fresco dagli studi con Ferruccio Busoni all’Accademia Prussiana delle Arti. Sono gli anni turbolenti della Repubblica di Weimar in cui scrivono i nostri autori, anni in cui Weill divenne, insieme all’amico e collega Bertold Brecht, protagonista dell’interpretazione in musica di quelle tematiche sociali crudamente rappresentate che vengono predilette dalla Neue Sachlichkeit (Nuova Oggettività), il movimento che informa la rivoluzione culturale di quegli anni e che vede l’arte come uno specchio della società malata corrotta. Weill fu introdotto a Kaiser nel febbraio del ’24 grazie alla mediazione di un comune amico, il direttore d’orchestra Fritz Busch, e l’adattamento in musica del Protagonist segnò l’inizio di una lunga collaborazione tra i tre (Busch diresse infatti la prima alla Semperoper di Dresda, il 27 marzo 1926).

Der Protagonist, come tutte le opere frutto della collaborazione tra Kaiser e Weill, è un dramma monoatto, ambientato nell’Inghilterra shakespeariana. È tuttavia anche un pregevole esempio di metateatro, in quanto mette in scena una compagnia di attori itineranti intenta a provare una pantomima, commissionata da un duca locale. Per volontà di quest’ultimo, lo spettacolo viene trasformato in un’opera seria: la tragedia dal palcoscenico farà però irruzione nella realtà, concludendosi con l’omicidio ‘reale’ della sorella, commesso dal protagonista durante le prove. Nel motivo di fondo è evidente il richiamo alla straussiana Ariadne auf Naxos, andata in scena appena un decennio prima, e tuttavia l’esperimento metateatrale permette qui agli autori di precipitare lo spettatore nell’asprezza e nella violenza del quotidiano, con immagini e motivi di sicuro impatto per il pubblico dell’epoca. Sotto la direzione di Markus Stenz, da parecchi anni collaboratore della Fenice e specialista del repertorio d’avanguardia, Der Protagonist sarà rappresentato al Teatro Malibran dal 2 al 15 maggio.

Foto in evidenza: (c) Michele Crosera

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