Un anello per domarlo

Con la Festa della Sensa Venezia rinnova il suo mistico legame con il mare
di Redazione VeNews

Domenica 12 maggio con la Festa della Sensa si rinnova l’antico rito dello Sposalizio del Mare, con cui Venezia sancisce fin dall’anno 1000 il proprio eterno amore e dominio sulle acque.

«Desponsamus te, mare, in signum veri per petuique dominii» disse il Doge Pietro II Orseolo per la prima volta nell’anno 1000, a bordo del maestoso Bucintoro, mentre, con un gesto carico di significato, gettava in mare l’anello d’oro simile a quello che portava al dito, come segno di amore eterno e dominio sul mare. Questa antica formula – che tradotta dal latino significa “Ci sposiamo con te, mare, in nome di una vera ed eterna dominazione” – racchiude in sé secoli di storia, gloria e destino condiviso tra la città delle acque e il mare che l’abbraccia.
Da sempre Venezia è stata plasmata dalle correnti e dai flutti del mare, che hanno modellato non solo il suo paesaggio fisico, ma anche la sua identità culturale e politica. Ciò che lega Venezia al mare non è un semplice legame economico ma anche emotivo, quasi mistico e la Festa della Sensa (celebrata in occasione del giorno dell’Ascensione di Cristo) è stata – e lo è ancora – l’espressione più alta di questo rapporto. Lo scopo iniziale del rito era per lo più celebrativo, religioso e scaramantico allo stesso tempo, per commemorare la vittoria navale dei veneziani contro gli Slavi che minacciavano le coste della Dalmazia, evento che permise a Venezia di proiettarsi e instaurarsi come potenza marittima nell’Adriatico.


In seguito, la Sensa divenne anche palcoscenico della storica riconciliazione tra il Papato e l’Impero nel 1177, grazie all’abile diplomazia del doge Sebastiano Ziani. Ed è proprio al Doge Ziani che Papa Alessandro III donò l’anello benedetto che verrà poi gettato in mare, nel rito conosciuto come lo “Sposalizio del Mare”, a simboleggiare l’unione in ‘matrimonio’ tra marito e moglie, l’Adriatico e la Serenissima, tra sacro e profano.
Anche oggi, grazie all’impegno del Comitato Festa della Sensa, questa antica tradizione si perpetua ogni anno, quest’anno il 12
maggio, con un corteo acqueo ufficiale alla presenza delle Autorità cittadine, primi fra tutti il Patriarca e il Sindaco ospiti della gloriosa Bucintoro seguita da imbarcazioni antiche e tradizionali a remi, che da San Marco al Lido riporta in vita la festa di un’epoca passata per celebrare l’identità di Venezia e il suo legame profondo con il mare.

Immagine in evidenza: Canaletto, Bacino di San Marco nel giorno dell’Ascensione (public domain, wikimedia commons)

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